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Giovanni Carnevali: «Sassuolo, siamo retrocessi per tanti motivi. Dove andrà Berardi? Ecco cosa succederà. Grosso è pronto per un top club. E sul mio futuro dico questo…»

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Carnevalli, amministratore delegato del Sassuolo, ha voluto rilasciare qualche dichiarazione in vista della Coppa Italia

Oggi si inaugurano gli ottavi di finale di Coppa Italia e stasera si gioca Milan-Sassuolo in Serie A. Gli emiliani vi arrivano bene, forti del primo posto in Serie B, che li colloca come i massimi favoriti a un immediato ritorno nella massima categoria. A La Gazzetta dello Sport ha parlato Giovanni Carnevali, amministratore delegato del club.

I MOTIVI DELLA RETROCESSIONE – «Semplicemente che tutto ha portato a quel risultato. Ogni cosa è andata in quella direzione. Non ci siamo arresi, abbiamo provato in tutti i modi a salvarci e questo ci ha aiutato a essere a posto con la coscienza. Ho sempre cercato di trasmettere serenità e ottimismo, anche nei momenti più difficili, perché credo sia giusto così. Nello sport si perde e poi ci si rialza. Errori ne abbiamo fatti, ma non c’è stata una causa determinante: è stato un mix di cose, com presa la difficoltà psicologica a vivere quella situazione. E non posso nemmeno dimenticare l’infortunio di Berardi».

COSA FARA’ IN FUTURO – «Mi lasci portare il Sassuolo in A: è il mio unico obiettivo. A tutto il resto penserò dopo».

IN PASSATO – «È vero che sono stato contattato. Ma se deve succedere, succede. E il treno ripassa. La cosa importante è fare le scelte giuste al momento giusto».

HA RICEVUTO OFFERTE PER BERARDI – «Falso. Ma a breve arriveranno. Il valore del giocatore è top. Berardi pian piano sta arrivando alla condizione ottimale. A volte penso che io e Mimmo siamo accomunati dallo stesso destino: potevo lasciare il Sassuolo io, poteva lasciarlo lui e invece siamo qui insieme. Legatissimi tra di noi e con questo club».

GROSSO – «Può diventare allenatore da grande club. Ne ha tutte le caratteristiche sia come tecnico sia come uomo. Ha idee chiare, conoscenze, personalità. Ed è l’allenatore giusto per la filosofia del Sassuolo».

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