Hanno Detto
Giordano: «Napoli Milan, Spalletti può aprire un ciclo come Sacchi»
Bruno Giordano ne ha giocati tanti e di importantissimi. Perciò, adesso è qualificato a parlare di Napoli-Milan, sfida della prossima giornata di campionato che avrà poi due atti in Champions League. Il Corriere dello Sport lo ha intervistato all’inizio della settimana che porterà all’avvio del lungo duello.
SCUDETTO 1988 – «Il secondo scudetto potevamo vincerlo nell”88, quando cedemmo in maniera inaspettata e incredibile. Avessimo avuto una società un poco più attenta e capace di fronteggiare quella crisi, forse il Milan non sarebbe riuscito ad approfittare delle nostre défaillance. Ma ormai è andata, devo rassegnarmi».
3 PARTITE IN 16 GIORNI – «La prima, mi creda, darà in qualche modo un indirizzo psicologico alle altre, perché finirà per azzerare tutto quello che è successo in campionato. Non dico che il vantaggio non conti, però diventerà relativo anche alla luce delle strategie di Champions, che sono diverse: lì ci sono 180 minuti in cui ci metterai dentro ogni dettaglio, anche quello che non ti appartiene, un episodio costruito dal destino, una svirgolata, un errore sotto porta o del difensore, un raffreddore. Bisognerà calarsi in una realtà che ignora gli otto mesi precedenti».
RIVINCITA SUL 1988 – «Sarebbe una rivincita, se andasse in un certo modo. Può aprire un ciclo, come lo fece quel Milan di Sacchi che venne a vincere al San Paolo. Lì nacque quella favola, l’avessimo pareggiata, chissà, magari sarebbe successo altro. Ma questi sono i se ed i ma. Io con il Napoli di Spalletti mi diverto, c’è un calcio internazionale, una mentalità aperta, una disinvoltura nel rendere incantevole il gioco. Magari non sarà stravolta, perché il pericolo è dietro l’angolo, ma qui ci sono le basi per costruire qualcosa di immenso e di duraturo».