2009

Gimenez: “Contro la Fiorentina il gol più importante della carriera”

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Attraverso il sito ufficiale del Bologna, l’attaccante Henry Gimenez risponde ad alcune domande mandategli direttamente dai tifosi: “Quello con la Fiorentina è stato il gol più importante della mia carriera: il primo in Serie A, il primo in Italia, ha un valore assoluto. Tra l’altro, ha contribuito a fare tre punti a Firenze, dove il Bologna non vinceva da vent’anni. Non pensavo ad un esordio così da titolare, con gol e assist, però ovviamente sognavo che la mia prima partita giocata dall’inizio fosse buona. à? andata anche oltre le aspettative e sono molto contento. Quella di Firenze è stata solo una partita: diamole il valore giusto, non carichiamola troppo, anche se chiaramente ho provato una grande gioia. Preferisco però aspettare fino alla fine della stagione per festeggiare qualcosa di importante con la squadra e assieme a tutti voi che tifate Bologna: adesso bisogna lavorare e pensare alle prossime partite da giocare. Bisogna continuare a giocare come contro il Bari e dobbiamo pensare di fare punti anche nella prossima partita, in Verona: cerchiamo di tornare a casa almeno con un pareggio, meglio ancora se con tre punti. Non possiamo infatti metterci lì a guardare la classifica, fare calcoli e guardare cosa fanno gli avversari: bisogna pensare solo a noi stessi, a fare in ogni partita punti importanti per arrivare presto alla salvezza, anche perchè il nostro errore sinora è stata la poca continuità . Mi trovo bene con Di Vaio, così come con Adailton, Zalayeta e gli altri attaccanti: io mi adeguo a qualsiasi compagno di reparto e loro sono tutti giocatori di grande esperienza, quindi sta a me adattarmi a loro gioco. Non mi ritengo il vero acquisto di gennaio: sono qui dalla scorsa estate, mi è servito un po’ di tempo per adattarmi al calcio italiano, ora credo di averlo assimilato un po’ di più rispetto agli inizi della mia avventura a Bologna. Chiaramente, un po’ mi dispiaceva restare fuori e non giocare le partite di campionato, ma so bene che non è facile arrivare in Italia e avere subito la possibilità  di scendere in campo. Il fatto che tanti giocatori dell’Uruguay, forti e importanti, siano passati da Bologna mi rende orgoglioso di ripercorrerne le orme, ed è anche bello sapere che i miei connazionali abbiano dato una buona immagine di loro stessi e del nostro Paese: spero che anche noi tre che siamo qui oggi possiamo lasciare un bel ricordo. La concorrenza in Nazionale è tanta e non possono essere solo due buone prove a farmi arrivare una convocazione: devo continuare a sfruttare al meglio le mie occasioni fino alla fine, poi si vedrà  se arriverà  anche la chiamata di Tabarez”.

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