2016
Gigio Donnarumma ad Euro 2016: non ha senso aspettare
Buffon fa i record e Donnarumma risponde: ad Antonio Conte la decisione
L’esordio record è arrivato anche in azzurro: Gianluigi Donnarumma ha difeso i pali della nazionale italiana Under 21 nella sfida di qualificazione al prossimo Europeo (2017) disputata due giorni fa con l’Irlanda. Finirà 1-4 per gli azzurrini di Gigi Di Biagio, che guidano il proprio raggruppamento con 16 punti in sei gare e distanti tre punti dalla diretta inseguitrice Serbia (unico pareggio azzurro nel Gruppo 2), che se non brilla affatto tra i grandi – ancora una mancata qualificazione ad un torneo internazionale – eccelle invece tra i piccoli, con il fresco titolo mondiale vinto dagli Under 20.
SOLITA GARANZIA DELL’UOMO DEI RECORD – Sì, sembra assurdo parlare così di qualcuno a cui manca ancora tanto per diventare maggiorenne e come tutti i suoi coetanei prendere la patente di guida, farsi le ossa ed affacciarsi verso il futuro che sarà. Il futuro di Gigi Donnarumma è un presente oltre ogni logica, senz’altro poco comune: a diciassette anni e ventotto giorni è arrivato l’esordio in maglia azzurra, nessuno prima di lui aveva osato tanto. Record storico che si somma a quello centrato lo scorso 5 novembre 2015 – quando ancora non aveva compiuto diciassette anni – con la più giovane convocazione in Under 21 della storia del calcio italiano. Poco male quando, in tema di record, abbiamo appena assistito allo storico sorpasso di Gigi Buffon alla sacra imbattibilità firmata Sebastiano Rossi: presente e futuro dell’Italia si fondono su tinte deliziose e mai così rassicuranti.
IL MERITO DI MIHAJLOVIC – Magari al Milan le cose non sono andate come era lecito ipotizzare dopo la dispendiosa campagna acquisti estiva: i risultati non sono all’altezza delle aspettative presidenziali e nel pentolone delle responsabilità rientra inevitabilmente anche l’allenatore Sinisa Mihajlovic. Al tecnico serbo però va riconosciuto quello che è a tutti gli effetti un capolavoro: aver trovato il coraggio di dare il benservito all’ex portiere del Real Madrid per dare sfogo al fuoco che ribolliva al suo interno, ossia quella lancinante tentazione di lanciare questo giovane poco comune. Tradotto: non che il Milan il portiere non lo avesse. Tutt’altro se si chiama Diego Lopez: ma Mihajlovic non ha voluto sentire ragioni ed ha sempre difeso il piccolo Gigi e la sua scelta. Sempre, anche in prossimità di presunti errori, a mo’ di: “se quella palla non poteva prenderla Gigi, vuol dire che non era raggiungibile”.
EURO 2016, SI PUO’ – Perché no, verrebbe da dire. Stando alla personalità emersa ed al livello delle prestazioni – siamo evidentemente di fronte a qualcosa di diverso – si può affermare con ragionevole certezza che al termine di Russia 2018 avverrà il passaggio di consegne tra i due Gianluigi più famosi d’Italia: il grande Buffon lascerà per raggiunti limiti di età e passerà i guanti della nazionale italiana al piccolo Donnarumma, che allora avrà quasi vent’anni ed avrà già stancato per numero di presenze in Serie A. Si scherza, ovviamente. Ma se lo scenario più credibile è quello appena descritto e sussistono pochi elementi per smentirlo, perché non anticipare i tempi? Far respirare a quello che sarà il futuro portiere dell’Italia il clima della nazionale dei grandi, anche da terzo, appare cosa buona e giusta: non ha senso rimandare, non di fronte a tanta evidenza, non di fronte a chi se ne sta tra i pali del club più titolato al mondo con la serenità di chi gioca nel giardino di casa, non di fronte a Gianluigi Donnarumma.