2018

Spalletti in crisi. L’Inter volta pagina con Giampaolo o Zenga

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L’Inter non va, Spalletti si è assunto le sue colpe. In caso di mancata qualificazione alla Champions sarà addio. Giampaolo e Zenga in lizza

L’Inter non sa più vincere e la panchina di Luciano Spalletti non è più salda come un tempo. Alcuni tifosi interisti hanno iniziato a contestare l’allenatore di Certaldo lanciando sui social l’asta #Spallettiout. Nessun cambio nell’immediato, sia chiaro, ma il progetto tecnico, in questo momento, traballa. I nerazzurri hanno eguagliato il loro record di negative di partite consecutive senza vittorie (10) e la Roma è tornata a farsi sotto, portandosi a -1 dai nerazzurri. In questo momento l’Inter sarebbe in Champions League ma la stagione è ancora lunga e la squadra sembra essere finita in un labirinto senza via d’uscita.

La crisi dell’Inter ha radici profonde. La squadra, dopo un buon inizio, non sembra avere né capo né coda, Spalletti rischia il posto in caso di mancata qualificazione alla prossima Champions League, vero e unico obiettivo stagionale dell’Inter, e il clamoroso momento di crisi fa già guardare al prossimo anno, con due candidature forti: Marco Giampaolo e Walter Zenga. I due allenatori si sono professati interisti e porterebbero ‘l’interismo’ alla Pinetina. Probabilmente questo è uno dei pochi punti in comune dei due allenatori, uniti anche dalla lunga gavetta e da un’esperienza alla Samp.

Giampaolo ha una filosofia di gioco chiara, improntata sul possesso palla e sulle verticalizzazioni, e, dopo aver sfiorato la Juventus nel lontano 2009, sembra essere pronto per il grande salto. Il tecnico è una sorta di ‘simil Sarri‘ e, probabilmente, deve lavorare sulla comunicazione, sull’impatto con il pubblico ma è sicuramente un grande allenatore. Walter Zenga per certi versi è agli antipodi. L’allenatore, amato dal pubblico nerazzurro e unico interista ad esser stato applaudito sabato sera a San Siro, ha rivoltato il Crotone in poco tempo: la squadra pitagorica, che praticava un calcio prettamente difensivo con Nicola, ha scardinato le barriere, praticando un pressing alto e un gioco più offensivo.

Walter è il contrario di Marco: personaggio per certi versi ‘ingombrante’, senza peli sulla lingua, che per certi versi, dal punto d vista dialettico, potrebbe essere considerato una sorta di Mourinho. Zenga è un comunicatore, ha una filosofia diversa e sogna di allenare l’Inter ma in questi anni ha mostrato qualche limite come tecnico. L’esperienza a Crotone può rigenerarlo dopo anni non semplici. Al momento nessun contatto tra le parti. Queste sono solo suggestioni ma Spalletti non ha molto tempo e la rivoluzione tattica in arrivo sarà il bivio del suo futuro.

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