2020

Giampaolo, il Torino e le sfighe cosmiche post Halloween

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Una domenica folle per il Torino di Marco Giampaolo: dall’estasi della possibile prima vittoria alla beffa atroce della sconfitta contro la Lazio

Non c’è pace all’ombra della Mole per Marco Giampaolo. Si prolunga l’astinenza da tre punti per il Torino che nel pomeriggio dell’Olimpico lascia strada alla Lazio, incerottata eppure dalle mille vite, ben oltre il novantesimo.

E dire che al novantesimo o giù di lì sembrava poter essere il giorno della rinascita per i granata. La crescita di Bremer come partner di Nkoulou e la freschezza di Lukic in versione trequartista stavano pagando finalmente i primi dividendi. Il 3-2 con cui Belotti e compagni si approcciavano ai minuti di recupero era manna dal cielo per un popolo assetato di punti e soddisfazioni.

Poi, però, riecco le sfighe cosmiche che quando si tratta di granata sanno sempre come incidere. Vedere per credere il calcio di rigore “fianco-braccio” concesso alla Lazio che è valso il pareggio, oppure l’incredibile serie di rimpalli ben oltre il recupero capitalizzata da Caicedo.

E così, cinque partite e un solo punto resta il misero bottino di Marco Giampaolo, la cui posizione in panchina si fa sempre più traballante. Forse anche oltre i propri effettivi demeriti. Perché, come dice l’ex tecnico del Milan, “Ci vorrebbe l’esorcista” per porre fine a un periodo da incubo. Altro che Halloween.

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