2013
Giallorossi devastanti, poker al Catania e la corsa continua
Termina 4-0
SERIE A 17^ GIORNATA ROMA CATANIA SINTESI – La Roma per approfittare del passo falso compiuto ieri dal Napoli e provare a blindare la zona Champions dagli attacchi di Fiorentina ed Inter, il Catania per inseguire un miracolo su un campo ostico quale l’Olimpico e risollevare le sorti di una classifica allarmante: questi gli elementi di Roma-Catania, ultimo impegno per le due squadre prima della sosta natalizia.
PRIMO TEMPO – Ritmi non particolarmente sostenuti in avvio di gara: la Roma deve metabolizzare il cambio di modulo con la scelta superoffensiva adottata da Rudi Garcia – 4-2-3-1 con Gervinho, Totti, Ljajic e Destro contemporaneamente in campo – mentre il Catania si difende con ordine e prova a far fruttare alcune interessanti ripartenze. Non fioccano certamente le occasioni da gol: il primo tentativo arriva al 17’ minuto dai piedi di Guarente che prova una battuta di prima intenzione dalla lunga distanza, risponde Ljajic dopo qualche istante saltando Legrottaglie ma trovando l’ottima opposizione di Frison. Al 18’ minuto passa la Roma: Destro svetta da corner e suggerisce per Benatia che irrompe in area di rigore e trafigge il portiere avversario con un potente colpo di testa. Dopo pochi istanti miracolo di Frison su un ottimo Destro, giallorossi rinfrancati dalla rete del vantaggio, il portiere rossoblu si ripete su Gervinho ancora servito alla perfezione da una sponda di Destro. La partita segue tale copione: Roma in predominio territoriale e Catania che fatica ad impostare un’idea di gioco, al 38’ minuto è Maicon a sfondare sulla corsia destra e a sfiorare la rete del raddoppio dopo la deviazione di Rolin. Prima frazione di gara che termina sul risultato di 1-0, vantaggio assolutamente meritato dai padroni di casa contro un avversario in difficoltà.
SECONDO TEMPO – Una sostituzione tra le file del Catania con Biraghi che prende il posto dell’ammonito Peruzzi: è la Roma a rendersi pericolosa in avvio con Ljajic che dopo due minuti trova lo spazio per lasciare andare una conclusione potente ma centrale. Al 7’ minuto splendida azione tutta in velocità per la Roma, con Maicon che prima triangola con Ljajic e poi con capitan Totti, quest’ultimo non trova precisione nella battuta finale. Al 9’ minuto il raddoppio giallorosso: Frison rovina la sua ottima partita con una papera colossale su una palla di fatto morta, regalo a Destro che a porta sguarnita non può sbagliare e sigla il suo terzo gol consecutivo. Passano solo cinque minuti ed arriva la rete del 3-0: calcio di punizione di Pjanic con Benatia che irrompe in tuffo e batte imparabilmente Frison, pazzesco il rendimento del difensore marocchino attualmente fattore in grado di fare la differenza nel campionato italiano. La gara si trascina poi stancamente verso la fine: nulla da dire più in questo pomeriggio dell’Olimpico se non per qualche discesa di Gervinho (errore assurdo al 30’ a porta vuota) ed alcune trame di alta fattura proposte da una Roma che ha tanta qualità sul terreno di gioco. Al 37’ minuto segna anche Gervinho dopo aver fallito l’impensabile, sbaglia ancora il colpo vincente ma il tocco sballato si tramuta in uno scavetto che beffa Frison. Malissimo il Catania che nella ripresa ha definitivamente perso qualunque accenno di equilibrio: sarà bene invertire la rotta per inseguire una complessa salvezza.
Roma 4-0 Catania
Tabellino
Roma (4-2-3-1): De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Dodò; Bradley, Pjanic (all’82’ Florenzi); Gervinho, Totti (all’87’ Ricci), Ljajic; Destro (al 59’ Taddei). A disposizione: Skorupski, Lobont, Burdisso, Jevdaj, Romagnoli, Torosidis, Marquinho, Di Mariano. Allenatore: Rudi Garcia
Catania (4-3-3): Frison; Peruzzi (al 46’ Biraghi), Legrottaglie, Rolin, Alvarez; Izco, Guarente, Plasil; Castro (al 60’ Bergessio), Leto (al 67’ Monzon), Barrientos. A disposizione: Andujar, Ficara, Capuano, Gyomber, Freire, Boateng, Keko. Allenatore: Luigi De Canio
Marcatori: Benatia (R) 18’, Destro (R) 54’, Benatia (R) 59’, Gervinho (R) 80’
Ammoniti: Roma – Bradley; Catania – Peruzzi, Castro, Barrientos, Biraghi