Giacomelli, dopo aver falsato la corsa Champions League combinandone di tutti i colori in Lazio-Torino, rischia di rovinare la lotta salvezza: il disastro in Genoa-Spal non ha bisogno di commenti

A Piero Giacomelli, evidentemente, non sono bastati i danni combinati a dicembre. La partita in oggetto è Lazio-Torino. L’episodio, ormai, è scolpito nella storia della Serie A. Il fallo di mano di Iago Falque in area granata viene giudicato involontario. Un fallo di mano grosso come una casa che, pur rivisto al Var, non viene sanzionato. A questo fattaccio si è aggiunta la più che discutibile espulsione di Ciro Immobile, che forse soltanto con l’alito (magari un po’ pesante, chi lo sa) ha sfiorato il centrale del Toro Burdisso. All’Olimpico non si dimenticheranno mai di Giacomelli, che in compagnia del Var Di Bello dovrà rispondere in tribunale degli errori in serie commessi. Ma, in fondo in fondo, uno scivolone è perdonabile. Giacomelli ha sbagliato e ha pagato. Anche perché l’arbitro triestino non aveva ancora toccato il fondo. Prima di oggi.

Succede infatti che, durante Genoa-Spal, Giacomelli sfoderi una prestazione che definirla disastrosa suona quasi come un complimento. Sullo 0-0 il direttore di gara, su segnalazione del Var, fischia il secondo calcio di rigore di giornata ai padroni di casa. Sul primo non ci sono dubbi, ma sul secondo i dubbi ci sono. Eccome. Perché Lapadula salta Meret in uscita e, sulla traiettoria dell’attaccante rossoblù, c’è Vicari. Il difensore salva il pallone sulla linea di porta senza mai sfiorare Lapadula. Giacomelli, per scrupolo, si ferma e guarda per svariati minuti l’azione. La guarda e la riguarda, alla ricerca di un contatto che non esiste. Ma proprio non esiste. Alla fine lo trova e lo espelle. Forse Vicari, esattamente come Immobile all’Olimpico, aveva l’alito pesante. E Giacomelli, come il migliore dei dentisti, è intervenuto per sanzionarlo. Peccato che faccia l’arbitro e non si occupi di odontoiatria.

Sta di fatto che il Genoa va in vantaggio con Lapadula, che trasforma un rigore che sfiora la follia. Giacomelli così, dopo aver pesantemente alterato il campionato della Lazio con le oscenità commesse nella gara contro il Torino, rischia di condizionare pesantemente anche la lotta per non retrocedere. Perché se la Spal dovesse mai, malauguratamente, scendere in Serie B perdendo la partita contro il Genoa per questo episodio si potrebbe, senza remore, parlare di campionato falsato. Ora qualcuno fermi Giacomelli, che ha dimostrato di essere il peggior arbitro d’Italia. E forse d’Europa. Forse, per un direttore di gara così palesemente scarso, nemmeno gli occhiali in 3D potrebbero tornare utili.

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