Destinato a una partenza certa da Napoli, ecco le parole dell’agente di Giaccherini sulle possibili destinazioni del suo assistito

Nonostante l’elevata concentrazione sul mercato in entrata – con gli affari Deulofeu e Verdi in testa -, il Napoli pensa anche a sfoltire la rosa, cercando di accontentare quei giocatori desiderosi di trovare più spazio o che non rientrano più nei piani di Sarri. Tra questi ultimi, spicca sicuramente il nome di Emanuele Giaccherini. Cercato con insistenza dal Chievo Verona, l’ex Cesena e Juventus ha molto mercato anche all’estero. Intervistato ai microfoni di Premium Sport, l’agente del giocatore, Furio Valcareggi, ha rilasciato dichiarazioni interessanti relative alla partenza del suo assistito: «Quello che posso dire con certezza è che lasceremo Napoli ma, allo stesso tempo, tengo a ribadire che manteniamo ottimi rapporti con De Laurentiis e Giuntoli, quindi andremo via con estrema simpatia per questa società».

Un’esperienza, quella a Napoli, che non ha portato i frutti sperati: «È stata indubbiamente una buona esperienza, ma credo ci sia stato un equivoco sul ruolo. Dopo gli Europei non ha più giocato. Potevamo andare via già ad agosto, quando c’era la Fiorentina, ma il Napoli l’ha ritenuto incedibile. Ora che è diventato il 19° cambio del Napoli non possiamo fare altre che cercare altre soluzioni».

Sulla condizione del giocatore: «Nonostante i pochi minuti giocati, Emanuele si è sempre allenato con costanza, mantenendosi sempre in gran forma come se fosse un titolare fisso e, per questo, è un calciatore integro. Non è facile, infatti, trovare un atleta così a gennaio».

Nonostante manchino ancora offerte ufficiali, tra le possibili soluzioni potrebbero esserci Chievo e Atalanta, parole di scuse invece con i dirigenti del Torino, dopo la beffa dello scorso anno: «L’Atalanta è una squadra forte, mi piace molto, ma non si è ancora fatto vivo nessuno con me; ci sono stati contatti con il Chievo, ma in questo momento si è un po’ defilato. […] Sul Torino non posso che ammettere di essermi comportato male con Cairo e Patrachi, che ora non vogliono più parlarmi.  Avevamo sottoscritto un contratto di tre anni, poi però è arrivato il Napoli e ci ha detto di volere Giaccherini. Non potevamo non accettare e abbiamo cambiato idea. Vorrebbero moralizzare il calcio, solo che non è possibile».