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George Weah: «Mio figlio Timothy può fare una bella carriera alla Juventus se sarà capace di una cosa. Al Milan mi ha difeso Berlusconi e in Italia ho vinto tutto»

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L’ex attaccante del Milan nonché Pallone d’Oro ha parlato di suo figlio e del presente e futuro alla Juventus

Pallone d’Oro nel 1995, l’ex Milan George Weah ha avuto in Italia le tappe più significative della sua carriera. Presidente della Liberia fino al gennaio di quest’anno, si è raccontato al Festival dello Sport a Trento. Ecco le sue parole riprese da La Gazzetta dello Sport.

LA PACE – «Durante la mia carriera in Francia chiedevo l’impegno da parte di tutti per la pace. Quando ho smesso sono tornato in Liberia. Dobbiamo aiutare l’Africa, è un continente potente e con un potenziale enorme. L’Africa accoglie tutti a braccia aperte, siamo gente amichevole. Ma ha bisogno di pace, dobbiamo evitare i colpi di Stato e lavorare insieme. Ho vissuto in Italia e in Francia, si cresce con la pace, non con le divisioni».

MILAN – «A Milano mi dicevano che nel calcio italiano non ce l’avrei fatta, che la serie A era troppo difficile per me. Alla prima partita contro la Juventus ho sbagliato un rigore e tutti mi criticavano. Berlusconi disse: ‘Ha forza e tecnica, si rifarà’. Questo mi ha aiutato e così mi sono impegnato sempre tanto per il Milan. Ho messo tutto me stesso e abbiamo vinto tutto. lo sono liberiano, ma vivo l’Italia come un italiano e questo mi piace perché il Milan e il vostro Paese hanno fatto tante cose per me. Grazie ancora».

IL FIGLIO TIMOTHY – «Sono contento, la Juventus è la squadra per cui tifo. Io da piccolo impazzivo per Platini, avevo in testa sol lui. Ma quando giocavo contro la Juve facevo sempre gol perché quello era il mio lavoro. Voglio solo che Timothy abbia una bella carriera, mia moglie è stata la prima che lo ha sostenuto. Io gli ho detto di essere disciplinato e paziente, perché la pazienza è una virtù. Io stavo in panchina, poi è arrivato il mio momento e ho giocato, spero che lui abbia una carriera come la mia. Una carriera meravigliosa, deve lavorare sodo. Sono stato molto felice quando ha firmato per la Juventus, ma lui può crescere ancora».

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