Europei
Italia U21, Gentile: «Nicolato è raccomandato, il calcio è malato»
Claudio Gentile, ex calciatore e campione del mondo, ha parlato degli Europei Under 21 dell’Italia di Nicolato
Claudio Gentile, ex ct dell’Italia U21, ha parlato a Libero.
PAROLE – «Non ho nulla contro la persona ma Nicolato aveva già toppato un Europeo. Eppure è rimasto al suo posto, pronto a fallire ancora. Avrà dei santi specialissimi in paradiso. Ai miei tempi le raccomandazioni valevano più dei meriti. Mi viene da pensare che dalle parti di via Allegri, a Roma, sia rimasto tutto uguale. Prima dell’Europeo avevo pensato: con questi nomi l’Under 21 è da primi posti. Ne resto convinto, era una nazionale molto forte. l flop dell’Under 21 sottolinea quanto sia malato il calcio azzurro. I giocatori sono nelle mani dei procuratori ed è questo il loro male. Vorrei capire perché hanno tali alti e bassi o perché mai un talentino come Kean si sia permesso di lasciare il ritiro dell’Under 21 prima di questi nefasti Europei… Da chi è stato consigliato? Io non ho mai avuto un procuratore. I procuratori rovinano il calcio. In Federazione mi sembra valgano di più le raccomandazione che i meriti effettivi delle persone. È rimasto tutto come ai miei tempi quando venni fatto fuori dopo che avevo guidato l’Under 21 a vincere l’Europeo e a conquistare una storica medaglia alle Olimpiadi di Atene 2004. Per colpa di certe personcine all’interno della Federazione mi sono visto la carriera stroncata perché non abbassavo la testa. E non ascoltavo gli inviti di certi procuratori che volevano imporre i giocatori nelle convocazioni. L’ho pagata cara. Sono stato mandato via nel 2006 quando mi avevano fatto pensare che sarei stato il successore di Lippi. Alle Olimpiadi avevo schierato e fatto crescere sei giocatori poi diventati campioni del mondo due anni dopo, tra questi Pirlo, Gilardino, De Rossi e Barzagli. Qualche merito l’ho avuto, no?».