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Genoa, Zangrillo: «Col Torino la partita della vita, avverto la responsabilità»

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Il presidente del Genoa Zangrillo ha parlato della prossima partita contro il Torino

Alberto Zangrillo, presidente del Genoa, in una intervista al Corriere dello Sport ha parlato in vista della partita contro il Torino.

PARTITA DELLA VITA – «Non vorrei usare le solite frasi di circostanza o noiose iperboli calcistiche, ma per noi quella col Torino è veramente la partita della vita. Non esagero, no. Mi conceda qualche parentesi di irragionevolezza e una spiegazione. Avverto fisicamente la responsabilità, soprattutto da quando ho assunto la presidenza di un club che per me rappresenta qualcosa di speciale. Il Genoa è il secondo amore, dopo la mia famiglia. Sono cresciuto nell’ortodossia rossoblù. È stato il costante punto di contatto tra le mie origini e tutto il resto».  

ENTRATA NEL CALCIO – «La consapevolezza di poter far bene. Partendo dalla mia crescita professionale, dalle capacità relazionali che mi riconosco, dalle dinamiche della gestione di un gruppo che sono parte integrante del mio lavoro. L’obiettivo che mi sono posto, al di là della fondamentale salvezza, sia chiaro, è aumentare la reputation del club. Che ha una storia straordinaria e deve recuperare la centralità all’interno del sistema calcio. Non sono concetti astratti, mi dia retta. Capisco che non è semplice far capire agli altri cosa sia la genoanità. Le porto un esempio recente. Avrà visto le immagini: alla fine della partita con l’Atalanta sono andato con Josh Warner e Andrés Blazquez sotto la curva per ringraziare la nostra tifoseria e mi sono commosso, ho pianto. Lo so, non è normale».  

ARBITRO MARIANI – «Sono convinto che Mariani vorrà dimostrare di essere un arbitro di personalità, in grado di sopportare le pressioni che derivano da una settimana pesantissima per la categoria. L’arbitro è un essere umano».

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