2015
A tutto Gasp: «Genoa europeo e spregiudicato. Iturbe? Peccato»
Il tecnico: «Noi coraggiosi? Molto»
«Non credo che il mio calcio sia difficile, siamo abituati a cambiare molti giocatori a fine stagione e anche durante la stessa stagione, quindi il mio calcio deve essere facilmente compreso. Credo che il nostro gioco sia semplice e facile da comprendere. Dare un’impronta è importante, come lo è l’organizzazione e la capacità di riconoscersi in ciò che si propone. Mi auguro che il mio calcio sia anche divertente, tante volte lo è, magari anche agonisticamente cattivo». Gianpiero Gasperini, in una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport, svela alcuni segreti del suo Genoa: passano anni e calciatori, ma il marchio di fabbrica resta lo stesso.
ALTI – «Siamo stati coraggiosi l’anno passato – prosegue il ‘Gasp‘ – scegliendo di giocare alti, prendendoci qualche rischio, ma proponendoci con continuità nella metà campo avversaria. Tutti cercano di rompere gli equilibri, studiare asimmetrie e non essere schematici in fase offensiva. Spregiudicati? C’è il tentativo di esserlo, senza farsi del male. Marcatura a uomo? Non è così, se si intende seguire un avversario in ogni zona. Il richiamo a essere aggressivi presuppone l’intenzione di portare via il pallone quando lo hanno gli altri. Mi piace sentir parlare di ‘Genoa euopeo’. Credo che in Europa si trovi la migliore evoluzione del calcio. In Sudamerica ci sono i talenti, l’Africa esprime forza. Ma è in Europa che si raggiungono le massime espressioni e la mia formazione calcistica si è ispirata alla coralità olandese. Penso però che il calcio del Genoa sia più vicino a quello spagnolo e italiano».
MERCATO – Infine, un piccolo rimpianto di mercato: Juan Manuel Iturbe. «Sono situazioni di mercato che capitano, credo sia stato un peccato per noi e forse anche per il giocatore che sia svanito tutto, ma sono convinto che ci capiteranno altre situazioni di mercato che riusciremo a concretizzare».