2012

Genoa-Sampdoria, l’ex sindaco: “Meglio un pareggio. Stadio..”

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GENOA SAMPDORIA VINCENZI – Non è più il sindaco di Genova, ma ribadisce il richiamo, fatto anche un anno e mezzo fa, ad un “derby di solidarietà”, che all’epoca scatenò numerose polemiche e sospetti. Marta Vincenzi, che non nasconde le sue simpatie per la Sampdoria, ha parlato a Il Secolo XIX della sfida con il Genoa e dei progetti auspicabili.

Cosa dice signora Vincenzi, facciamo un altro appello alla solidarietà tra cugini?

«Per carità,non ci penso nemmeno».

Vuol dire che un pareggio non le starebbe bene?

«Guardi, questa volta sono libera di dire quello che penso e da tifosa dico che mi auguro una bella vittoria della Samp. Dopodiché…».

Dopodiché?

«Credo che anche un pareggio andrebbe bene,e credo che andrebbe bene anche alla città. Pareggiare non sarebbe una cosa disonorevole per nessuna delle due».

Forse il pareggio basterebbe a salvare la panchina di Ferrara. Se perde, invece, salterà.

«E questo mi dispiacerebbe. A me Ferrara piace, mi sembra uno serio. Quando è arrivato ero contenta».

Dunque anche in caso di risultato negativo lo confermerebbe? Non riprenderebbe Iachini?

«No, terrei Ferrara. Sarebbero altri quelli da prendere: magari,che so, qualche calciatore come si deve».

Ha qualche suggerimento?

«No,non mi permetterei,non sono una tecnica. Dico solo che dopo la stagione scorsa conclusa così bene, con la grande gioia della promozione, bisognerebbe dare un seguito all’entusiasmo dei tifosi. Insomma sarebbe il caso di fare uno sforzo a gennaio».

È da tanto che non la vediamo allo stadio. Domenica ci sarà?

«No, preferisco restare un po’ in disparte, non solo nel calcio».

Ma almeno in tv lo vedrà il derby?

«No, lo vede mio marito e me lo racconta, il derby è una partita dove si soffre troppo e poi non è quasi mai una partita divertente,c’è troppa tensione. Almeno, io non ricordo di essere mai uscita da un derby dicendo “ah, che bella partita”».

A proposito di tensione, si ipotizza un anticipo diurno per evitare guai.

«È una decisione che deve prendere chi ha in mano gli elementi per giudicare. Io mi auguro che sia un derby civile, come è quasi sempre avvenuto nella nostra città. Anzi direi che il derby dovrebbe essere proprio l’occasione in cui tutta la città è coinvolta con il giusto spirito sportivo, fatto anche di sfottò divertenti che rendono la sfida speciale e bellissima».

C’è chi dice che questo “derby damisci” è lo specchio di una città in declino.

«Io direi che è lo specchio del Paese. Ma questa crisi che ci sta spingendo a trovare altre strade in campo politico ed economico può essere anche l’occasione per tornare a un calcio diverso, meno legato al businesse più alla passione, al cuore, com’era una volta. Quindi invece di “derby della crisi” parlerei di “derby della riflessione”. Perché il calcio, molto spesso, è lo specchio di quello che siamo diventati».

Una proposta di rilancio c’è: quella del nuovo stadio. Lei cosa ne pensa?

«Me n’ero occupata anche io, del nuovo stadio, e sono favorevole. Senza che questo significhi strappare il Genoa da Marassi. Bisogna riconoscere che lo stadio nuovo può essere un elemento di attrazione per una città che ha fatto del turismo una grande risorsa. Oggi non c’è più un solo tipo di turismo,ma ce ne sono tanti:e anche quello legato al calcio darebbe alla città una chance in più. Naturalmente andrebbe fatto senza pesare economicamente sulla collettività».

Le aree sulle quali avevate ragionato sono state tutte più o meno scartate. Ora c’è l’idea forte della Fiera del Mare.

«L’ho sentito, e sono rimasta stupita. La zona della Foce è una delle più delicate dal punto di vista dell’aspetto idrogeologico, il piano di bacino impedisce di fare nuove costruzioni. Già in passato sono stati bocciati progetti per un porticciolo, non perché fossero brutti ma perché siamo alla Foce del Bisagno e non possiamo ricordarcene solo quando c’è l’alluvione».

Ma l’ipotesi è di fare lo stadio al posto del Palasport.

«Ricostruire al posto di una struttura già esistente si può,anche se naturalmente occorrerà fare studi

idraulici molto complessi. Aggiungere non si può,neppure ricorrendo a un’isola esterna come ho sentito ipotizzare. Era un’idea di Renzo Piano ma pensata per l’area dell’aeroporto».

Tornando a domenica,signora Vincenzi, la facciamo o no questa torta?

«Io una la faccio ma per mio marito, da mangiare davanti alla tv: torta dolce di zucca con cannella, a base di pasta frolla».

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