2009

Genoa, Rafinha: “Ero sicuro di lasciare un segno”

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Un gol in un Derby può cambiare la vita. E’ quello che potrebbe accadere al brasiliano Rafinha che, mercoledì sera, ha sbloccato il punteggio a Marassi con un fendente dai 20 metri, finito poi alle spalle di Curci. L’ex Schalke 04 non aveva sin qui brillato durante la sua esperienza ligure, ma è riuscito a ‘graffiare’ nell’appuntamento più importante. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il fludificante di fascia destra ha parlato delle sue emozioni a due giorni dalla serata magica: “Ero sicuro di lasciare un segno, perchè nei derby sono sempre riuscito a farlo. Sono le mie partite: a Curitiba e a Gelsenkirken lo sanno. Qui si respirava un’aria speciale, tutti da tempo mi parlavano di questa sfida e del calore delle tifoserie ma in campo il derby è stato ancor più bello che nei racconti. Come mi è venuto in mente il gol? Sono un terzino, non un attaccante, il mio mestiere è crossare. Ogni volta, però, provo qualche conclusione e stavolta è andata benissimo: ho visto la palla che gocciolava (rimbalzava senza avanzare) e non ci ho pensato su. Certo, che potessi fare un gol da così lontano non lo credeva nessuno neppure i miei fans. Ragazzi, mi sa proprio che questo non è solo uno dei gol più importanti della mia carriera, ma è anche il più bello. Io in fase negativa? Ero un po’ scocciato. Mica per i tifosi o Ballardini, ma perchè non mi sembra di essere andato così male. Qualcuno dimentica che io sono un terzino destro, non un centrocampista. Ho giocato nel mio ruolo solo 5 o 6 partite, per il resto mi sono sacrificato. Pazienza, ogni esperienza serve per migliorare e questo gol ricorderà  a tutti che Rafinha è un terzino destro”.

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