2013
Genoa, Preziosi: «Imprescindibile il pareggio di bilancio. Ma non vendo Gilardino e Perin»
PREZIOSI GENOA SERIE A – Intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’, il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, ha parlato a tutto campo, tra passato, presente e futuro: «In questi anni ho perso 140 milioni di euro, e in un periodo così mi vergogno pure a dirlo. Ma sono soldi miei e li ho spesi per il bene del Genoa. Di certo, però, è arrivato il momento di cambiare rotta: in due anni cercheremo di arrivare al pareggio di bilancio, che è imprescindibile. Per farlo ci potrà essere anche qualche sacrificio, è normale, perché quando poi entrano in gioco le big diventa difficile tener testa: Milito da noi prendeva 1 milioni, all’Inter 5».
GIOVANI – «Bisogna dar fiducia ai giovani. Perin, per esempio, ha doti fuori dal comune: sarà il portiere della Nazionale per i prossimi 15 anni. Non credo voglia lasciare Genova già l’anno prossimo. Gilardino? E’ un grande esempio di serietà e professionalità. Gasperini? Al Genoa si trova bene, ha un contratto di tre anni e ha creato un gruppo affiatato che ha come obiettivo primario centrare la salvezza. Se poi dovessimo arrivare in Europa, ben venga».
STADI – «Il calcio italiano è rimasto indietro rispetto a Bundesliga e Premier League, non c’è dubbio. Dobbiamo portare pazienza e ripartire con calma, anche a me piacerebbero stadi con musei, ristoranti e altro tipo di attrazioni. Da noi praticamente servono 90 minuti ogni 14 giorni, poi basta. La giustizia sportiva? Non ho mai fatto la vittima, ma, come quella ordinaria, non è perfetta. La verità sta nel mezzo: io ho qualcosa da rimproverarmi ma anche loro. Momenti più belli? Sicuramente la qualificazione in Europa, l’acquisto e il ritorno di Milito. I più brutti, invece, questi due anni, con la sofferenza della zona retrocessione».