Genoa, Preziosi: "Classifica corta, non sono preoccupato. Ranocchia a gennaio non si muove" - Calcio News 24
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2009

Genoa, Preziosi: “Classifica corta, non sono preoccupato. Ranocchia a gennaio non si muove”

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Enrico Preziosi, presidente del Genoa, è intervenuto telefonicamente a Gradinalta Nord, su Primocanale Sport, per fare il punto sul momento della squadra rossoblù. “E’ tutta l’estate che ripeto che ci sarebbe voluta pazienza – ribadisce – e che il vero Genoa si sarebbe visto tra la metà  e la fine di ottobre. La prima partita, vinta ad Udine, ci aveva dato qualche speranza in più ma non è semplice amalgamare sei o sette giocatori nuovi. Non sono affatto preoccupato. Ci mancano quattro punti ma la classifica è molto corta. Toni trova difficoltà  a far gol? Non devo insegnare al gatto ad arrampicare, piuttosto non è servito adeguatamente. Paghiamo Palladino fuori causa per infortunio e Sculli non in perfetta forma. Dobbiamo essere più incisivi in avanti e non lasciare Toni solo spalle alla porta. Il mister dovrà  trovare le giuste soluzioni e sono certo ci riuscirà . Col Milan abbiamo avuto un po’ di sfortuna ma è giusto evidenziare che dopo il gol subito ci è mancata una adeguata reazione. Nel primo tempo, se c’era una squadra in grado di vincere era il Genoa. In questo avvio di campionato, però, chi ha cambiato meno in sede di mercato è avvantaggiato. E a tal proposito posso già  anticipare che non ci saranno più stravolgimenti ma solo inserimenti per completare la rosa. Intanto osservo che con una vittoria saremmo oltre la metà  della classifica: Veloso è al 70%, Kharja è recuperato, il gruppo è unito e forte. Prima o poi i valori emergeranno. Voglio vedere come sarà  la classifica tra 10 giornateÃ?». Preziosi ha poi smentito la possibilità  che Ranocchia venga ceduto a gennaio, mentre sugli arbitri ha detto che “non si erano mai visti così tanti errori nelle prime cinque giornate. Gli arbitri, se non rispondono direttamente alla Lega di serie A dovrebbero almeno spiegare le loro decisioni. A sbagliare non c’è nulla di male, ma ci vuole dialogo, se non addirittura un report”.