MOTTA GENOA JUVENTUS GASPERINI – Marco Motta a gennaio è passato dalla Juventus al Genoa ed è tornato a giocare concontinuità in Serie A. Oggi Tuttosport ha intervistato Motta, il quale ha dichiarato: «Alla Juventus da buon professionista ho sfruttato i sei mesi per lavorare duro durante la settimana, sono arrivato la Genoa col motore già caldo e non mi ha stupito che Gasperini mi abbia dato subito una chance. I mesi alla Juventus mi hanno messo alla prova, mi hanno insegnato più che segnato. Ho sfruttato questi momenti per rafforzarmi e conoscermi meglio».

CRESCITA – «Ho attraversato un percorso di crescita alla Juventus dal quale sono uscito umanamente più forte, più convinto e più sicuro delle mie possibilità. A Genova avverto la fiducia dei compagni, di Gasperini e dei dirigenti. Il Genoa rappresenta la mia possibilità di tornare a vivere un ruolo da protagonista, lavorare con serenità ma anche con moltissima grinta. Potevo andare all’estero ma poi mi hanno cercato i Preziosi e ho sentito la loro fiducia, quindi ho deciso di andare a giocare nel Genoa. posso dire di aver fatto benissimo e non aver sbagliato scelta».

GASPERINI E CONTE – «Gasperini e Conte hanno una visione del calcio simile, entrambi sono per giocare in maniera molto offensiva. Sono cultori del lavoro e però urante la ettimana lavorano in modo diverso. Tevez? E’ pazzesco, il suo curriculum parla per lui, spero non segni in Genoa – Juventus. Prandelli e PErin sono ottimi giocatori, sono contento che Prandelli punti su di loro». 

MOROSINI – «Mi sta aiutando molto in questo momento la mia compagna, si chiama Skarlett ed è spagnola. E’ molto positiva e in questo senso mi ha contagiato. L’iniziativa contro l’omofobia? La trovo giusta, uno è sportivo e non contano le sue preferenze nei vari ambiti. Pronostici? Scudetto ed Europa League alla Juventus, Champions League al Real Madrid mentre per il mondiale spero Italia ma credo la finale sia Brasile – Spagna. Morosini? Ero grande amico di Pier Mario, ora cerco di vivere con le virtù che mi ha insegnato, era un tipo solare e sorrideva sempre, per questo cerco di non perdere mai la voglia di sorridere».