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Genoa-Milan, l’Osservatorio conferma: si gioca alle 15. Tifosi pronti allo sciopero

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Possibile slittamento d’orario per Genoa-Milan. I rossoblù chiedono lo spostamento in notturna. Tifosi pronti allo sciopero

Nessun nuovo orario per GenoaMilan. Il match, inizialmente previsto in notturna, è stato anticipato alle ore 15 per problemi di ordine pubblico (si giocherà di lunedì per permettere al Milan di avere un giorno in più di recupero per via della gara di Supercoppa contro la Juventus in programma mercoledì in Arabia Saudita). I tifosi rossoblù hanno chiesto lo spostamento della gara in notturna ma le grida di protesta non verranno ascoltate. Dopo la tragedia del Ponte Morandi, le istituzioni politiche genovesi avevano chiesto ai vertici del calcio di non fissare gare diurne nei giorni feriali. Così non è successo. Il sindaco Marco Bucci ha chiesto lo spostamento della gara in notturna chiedendo di considerare anche le criticità correlate a questo orario per il quartiere di Marassi (dove abita un decimo della popolazione cittadina) e per la viabilità del capoluogo, in una giornata nella quale fra l’altro è stato proclamato uno sciopero generali dei mezzi pubblici. I tifosi rossoblù sono pronti allo sciopero, nelle prossime ore potrebbero arrivare dei comunicati a riguardo.

In questi minuti è arrivata una brutta notizia per i tifosi di Genoa e Milan: la sfida si giocherà regolarmente lunedì 21 gennaio alle 15 di pomeriggio. La conferma è arrivata da parte di Daniela Stradiotto, la presidente dell’osservatorio nazionale delle manifestazioni sportive, presente a Reggio Emilia per il convegno sulla sicurezza negli stadi organizzato dal Sassuolo Calcio al Mapei Stadium e che ha avuto un grande successo: «Genoa-Milan si giocherà lunedì 21 gennaio alle 15 di pomeriggio. Polemiche? Ce ne faremo una ragione» ha detto Daniela Stradiotto.

Gaetano Miccichè aveva auspicato in una risposta diversa: «Mi trovo mio malgrado costretto a rappresentarle come la decisione di anticipare l’orario di disputa della partita, rispetto a quanto inizialmente previsto da questa Lega, sia dipesa esclusivamente da una precisa indicazione pervenuta dalle autorità responsabili della gestione dell’ordine pubblico, cui non abbiamo potuto fare altro che attenerci. Resta inteso, ovviamente, che in caso di modifica di tale orientamento non avremmo problemi a ripristinare quanto da noi originariamente programmato».

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