2013
Genoa, Manfredini: ?Atalanta? Ecco com?è andata?
GENOA ATALANTA MANFREDINI – L’addio di Thomas Manfredini all’Atalanta non passerà certo inosservato nell’ambiente bergamasco: «Non sono scemo, capisco che qualcuno si sentirà tradito. Non è la verità, ma capisco…», ha dichiarato il nuovo difensore del Genoa a L’Eco di Bergamo, dove ha raccontato la sua verità: «Facile: dopo l’espulsione di Torino s’è fatto vivo il Genoa, sapendo che avrei saltato l’Udinese per squalifica nell’ultima partita prima dei trasferimenti mi hanno contattato… Del Neri mi apprezza e mi voleva con lui. Il giorno dopo io mi sono subito presentato all’Atalanta e ho messo tutti al corrente della proposta ricevuta. In modo del tutto trasparente. Mi offrono tot, per tot tempo, a queste condizioni. E ho aggiunto: vi prego di dirmi qualcosa in fretta. Se volete tenermi, se mi lasciate andare. Io chiedevo che mi dicessero qualcosa, invece la scelta è stata quella del silenzio. Ho sempre chiesto io risposte, a tutti. E francamente devo dire che ho avuto la sensazione di non essere più così importante per l’Atalanta… Ma vi assicuro che il risvolto economico di questa operazione importante che sia è solo una parte della verità. Permettetemi invece di presentare la situazione nella sua complessità. Poi ciascuno può pensare quel che vuole, naturalmente… Diciamo che per altri giocatori sono state fatte altre scelte. Penso al contratto di Denis, o al pluriennale a Stendardo. E non oso certo pensare alle loro cifre, sia chiaro… Bastava dirmi che si poteva allungare di un anno, e senza le cifre del Genoa, ci mancherebbe. Bastava magari mettere un premio a presenze… qualcosa che mostrasse interesse… Dopo mille richieste mi hanno detto: “Se troviamo un sostituto ti lasciamo andare. Altrimenti se ne parla a fine mercato”. Nient’altro. A quel punto mi sono detto: mi sa che non mi considerano poi così importante, forse è meglio che vada… Dopo tre settimane all’ultimo giorno mi sono sentito dire che non c’era la possibilità di venirmi incontro. Ne prendo atto. Non voglio litigare con nessuno. Ringrazio l’Atalanta per avermelo detto e per avermi concesso di sfruttare l’occasione più importante della mia carriera. Però io sarei rimasto, lasciatemelo dire…».
Il calciatore di Ferrara ha poi concluso ringraziando l’Atalanta e tutto l’ambiente dopo tutti gli anni vissuti insieme, non senza un po’ di rammarico: «Bastava pochissimo. Una risposta quando l’ho chiesta, un po’ di considerazione. In realtà la sensazione che nei programmi dell’Atalanta di domani non ci fosse più Manfredini me la tengo, e diversi segnali me lo confermano… Io comunque ringrazio tutti per questi sei anni a Bergamo. A Bergamo sono diventato uomo e calciatore. Prima di incontrare Del Neri ero un’incompiuta, da allora mi sento un calciatore vero. Ringrazio i tifosi per il sostegno, i Percassi per il contratto che hanno scelto di rinnovarmi dopo la retrocessione in B, i compagni e il mister per il pressing di questi giorni. Ho ricevuto grandi dimostrazioni di affetto e di stima. I compagni sono stati fantastici, e questo allenatore con il quale prima non riuscivo a capirmi ha fatto anche l’impossibile per tenermi a Bergamo. Mi spiace solo che la società non abbia potuto darmi segnali diversi. Spero sia per l’impossibilità di farlo, mi auguro che non sia una scelta..».