2019
Genoa, Andreazzoli si presenta: «Qui torno indietro nel tempo»
Le parole di Aurelio Andreazzoli, allenatore del Genoa, nella conferenza stampa di presentazione. Le ultime
Aurelio Andreazzoli si presenta a stampa e tifosi. L’allenatore più anziano della Serie A ha parlato in conferenza stampa, nel suo primo giorno ‘ufficiale’ da tecnico del Genoa. In arrivo le sue parole.
Queste le prime parole del tecnico: «Ho la possibilità di partecipare alla sensazione di essere genoano ed è una sensazione riconosciuta da tutti: è anche per questo che ho scelto il Genoa. La retrocessione con l’Empoli è stata una sofferenza ma quando riesci ad uscire da San Siro contro l’Inter, appena retrocesso, e hai l’applauso del tuo pubblico e degli avversari, è una retrocessione degna. Poi è arrivato l’interesse del Genoa che mi ha fatto un onore incredibile e mi ha dato la possibilità di tornare indietro nel tempo. Sono stato qui quasi mezzo secolo fa e ho fatto parte di questi colori in età adolescenziale dove ti restano dentro le cose. Ricordo lo stadio, la tifoseria. In questi giorni ho ricevuto telefonate dai miei ex compagni e loro hanno le stesse sensazioni che sentivo io. Sono molto soddisfatto del fatto che la società mi dia la possibilità di avere i sentimenti di un 17enne».
Prosegue Andreazzoli: «La società ci ha dato ampio mandato di poter lavorare come vogliamo. Noi abbiamo idee molte chiare, altissime motivazioni e ci faremo aiutare da queste motivazioni, cercando di perseguire gli obiettivi della società e i miei obiettivi personali. Cosa mi ha convinto? L’interesse del presidente che è partito da lontano. Poi il Genoa è un ambiente, una società, che non è che ci voglia molto per essere convinti. Ho entusiasmo e a me la cosa è piaciuta da subito. Ho visto il film Gradinata Nord e l’ho fatto vedere ai miei collaboratori. Vorrei tornare a dare soddisfazione a un ambiente che lo vedo carico e voglioso, tornando a quell’appartenenza che, messa insieme a tutto quello che c’è in questa città, può sprigionare forze notevoli. Non vedo l’ora».