2017
Il Genoa è dei genoani. Ma quali?
Spaccatura tra il tifo rossoblù. C’è chi sostiene Preziosi e chi ne chiede a gran voce l’addio
La stagione del Genoa ha ormai assunto le sembianze di un film dell’orrore. La manita subita in casa dall’Atalanta è il punto più basso di una stagione iniziata male e proseguita peggio. In regia il presidente Enrico Preziosi, imputato numero uno nel processo per la caduta del Grifone. Le sue discutibili scelte in sede di mercato e non solo hanno contribuito a rendere il club più antico d’Italia una sorta di albergo dalle porte ultra girevoli dove tutti possono entrare o uscire a cadenza semestrale. La squadra e gli allenatori, Juric prima Mandorlini poi, nel ruolo di comparse pochissime volte incisive e spesso troppo spesso in difficoltà tecnica evidente ma con diversi alibi dovuti alla mancanza di un gruppo stabile e alla poca serenità di tutto l’ambiente. E i protagonisti? Beh il messaggio lanciato ieri dalla gradinata nord è stato chiaro: «Il Genoa è dei genoani». Quest’ultimi centrano poco o nulla nell’attuale situazione rossoblù, hanno infatti sempre sostenuto la squadra anche nei momenti più bui e nelle serie minori ma ora parte di loro è stanca. Ecco parte, non tutti. Oltre ai problemi societari si è infatti creata una vera e propria spaccatura all’interno della tifoseria del Genoa. Da un lato chi ritiene colpevole Preziosi e il resto della dirigenza, dall’altra chi ancora lo sostiene e si dissocia dalla veementi polemiche nei suoi confronti.
I Genoani disorganizzati
Nell’ambiente Genoa da diverso tempo si respira questa divisione tra tifosi, ma è stata la giornata di ieri a far traboccare il vaso. Un gruppo di supporter rossoblù ha infatti deciso di compiere un gesto forte contro chi critica la società senza, a detta loro, sostenerla. L’idea è stata quella di acquistare una pagina del Giornale della Liguria per inserirvi un messaggio chiaro e esplicito a favore della società e del presidente Preziosi: «Amiamo il Genoa come uno di famiglia e nel momento di difficoltà sosteniamo con maggior forza la Squadra, la Società, il Presidente. NOI non vi lasceremo MAI da soli», il tutto firmato i Genoani disorganizzati. Con questo messaggio la spaccatura si è resa evidente. Il NOI maiuscolo è sinonimo di un voi o di un loro diverso, e il nome Genoani disorganizzati è un riferimento a chiare lettere alla fazione opposta quella del tifo organizzato rossoblù. Appoggio incondizionato alla società e Preziosi nel momento di difficoltà, questo il loro credo.
I Genonai organizzati
La risposta di questa seconda parte non si è fatta attendere sia allo stadio: con la forte e rumorosa contestazione, aggiunta al gesto simbolico di voltarsi schiena al campo per rinnegare il triste spettacolo offerto dagli uomini di Mandorlini, che sui social network dove diversi esponenti della gradinata nord ma non solo, hanno risposto con toni accessi all’articolo sul giornale parlando di provocazione evidente, di falso tifo e soprattutto di mancanza di coraggio vista la firma generica su citata. Il credo di questa parte è, al contrario della precedente, basato su una critica decisa e convinta nei confronti del presidente, invitato a più riprese a lasciare la società possibilmente in mani affidabili.
Di chi è dunque il Genoa ora? Dei tifosi che sostengono Preziosi a oltranza, o di coloro che al contrario lo criticano in maniera pesante e lo accusano di essere la fonte primaria dei mali del Genoa?
Le parole dell’immediato post gara di ieri dello stesso Preziosi sembrano dar voce alla seconda idea: «Ai genoani li accontenteremo. Quello che hanno scritto è chiaro li accontenteremo come vogliono loro, vogliono che non ci sia io? Bene cercheremo di accontentarli. Poi la maniera in cui lo farò sarà il tempo a giudicarla».
Solo il tempo, sempre per citare Preziosi, potrà far chiarezza anche sul tifo rossoblù ma ciò che sembra già lampante è che qualcosa va risolto e alla svelta perchè così a risentirne è tutto lo storico club.