2013

Genoa, Gasperini: «Non sono una minestra riscaldata!»

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Il tecnico rossoblù convinto di poter far bene nel club ligure.

GENOA GASPERINI – Tre anni dopo dall’ultima partita da allenatore del Genoa, Gian Piero Gasperini tornerà a sedersi sulla panchina rossoblù a Marassi: «Il rapporto con la piazza non nacque solo dal gioco o dai risultati, visto che prendemmo anche qualche scoppola. Ci fu apprezzamento per quanto fece la squadra, e la tifoseria vi si identificò. Un rapporto fiduciario: dopo un ko con l’Inter ci incoraggiò e da lì ripartimmo. L’attesa mi sta dando grande carica. Per qualcuno i ritorni sono minestre riscaldate: non sempre è così. Mai vorrei deludere l’affetto della piazza. Rientrare è stato facile. Ho ritrovato a Pegli le stesse persone con cui avevo instaurato un grande rapporto rimasto intatto negli anni. Mi manca solo Marassi. Contratto triennale? Un segnale forte per l’esterno, ma anche per noi due», ha dichiarato l’allenatore del Genoa ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”.

CRESCITA – Gasperini ha poi parlato delle potenzialità della squadra ligure: «Il terreno è fertile, la disponibilità dello spogliatoio altissima, ma siamo nella fascia più bassa della classifica e quindi la prima cosa è toglierci da qui. Purtroppo le ultime due esperienze hanno fermato la mia crescita. Ripartire da qui mi aiuta a farlo nel modo migliore. Sono consapevole dei rovesci della medaglia e dei tranelli che nasconde questo ritorno. Ma, sinceramente, non me ne frega nulla».

DIFESA A TRE – Alle critiche sulla difesa a tre, non idonea in Europa, Gasperini ha risposto: «Se non vinciamo all’estero è un problema di uomini, non di moduli, ma comunque la Juve l’anno scorso in Europa fu competitiva. La verità? Abbiamo fatto un tale scempio dei nostri vivai e dei nostri giocatori che dovremmo essere ben più indietro nel ranking».

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