2015
Genoa, Borrlello: «A Roma ero un problema»
Borriello si sfoga: «Non sono un giocatore finito»
Marco Borriello è tornato a Genova e al Genoa per la terza volta in carriera anche se per adesso la sua terza esperienza rossoblu si sta rivelando un po’ complicata dato che gioca poco e fa molta panchina. Borriello però si è voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa a proposito del suo addio alla Roma in gennaio, ne ha parlato in un’intervista di cui vi forniamo un estratto.
ETICHETTE – «Ho scelto il Genoa per rilanciarmi, conosco questa squadra e so di dover fare dei sacrifici ma voglio l’Europa e la riconferma, poi ci sono gli Europei e vorrei provarci anche io. L’inizio è stato duro ma l’avevo messo in preventivo. A Roma la dirigenza aveva fatto scelte diverse, Sabatini parlò di me come un problema e io, senza essere valutato mai sul campo, ero sempre la terza o quarta punta. Sono rimasto a Roma per far cambiare idea a qualcuno ma battevo contro un muro. Al Genoa mi conoscono e mi apprezzano, anche Gasperini che mi ha fatto riprendere a faticare. Non sono finito e non sono un bello e dannato, gioco contro le etichette e voglio smentire tutti sul campo».
NON E’ FINITA – Marco Borriello è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport e ha parlato anche dei vantaggi che comporta invecchiare, adesso Borriello è più esperto e saggio e può tramutare queste sue qualità sul terreno di gioco. Ha parlato anche dell’infortunio al perone che ha avuto a Roma e che lo ha tenuto fuori parecchio e della sua avventura non esaltante al West Ham dove l’allenatore non lo metteva quasi mai.