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Genoa, Blessin sicuro: «Ci salveremo, ci credo e ci scommetto»
L’allenatore del Genoa Blessin è sicuro che la squadra rossoblù raggiungerà la salvezza
Alexander Blessin, allenatore del Genoa, in una intervista a Tuttosport ha dichiarato a gran voce di credere ancora nella salvezza; e anzi di esserne sicuro.
SALVEZZA – «Questo Genoa si salva. Io ci credo e ci scommetto. I pareggi? Io gioco sempre per vincere anche se non è facile. E non sono fuori dal mondo. Mi rendo conto che la nostra situazione di classifica è molto complicata però bisogna pensare positivamente. Un allenatore può parlare, raccontare tante cose, ma conta soltanto il campo. E per riuscire a ottenere risultati serve lavorare tanto e con il massimo impegno. Noi qui lo stiamo facendo, per questo confido che arriveranno anche le vittorie».
ALLENARE – «Ho fatto il calciatore per quindici anni, ma non sono diventato tecnico in un attimo. E’ un’evoluzione che dura anni e piano piano sto costruendo la mia carriera. Ho imparato molto da Rangnick, quando era il mio allenatore allo Stoccarda e mi ha trasmesso il suo stile che è molto aggressivo».
COM’È LA SERIE A – «Come me l’immaginavo, cioè uno dei campionati più competitivi del mondo. E in crescita. Certo, la Premier è ancora il top, ma in Italia ci sono tanti giocatori interessanti e anche una voglia di investire nel calcio. Sicuramente la vittoria del campionato europeo ha fatto bene al calcio italiano, mi pare ci sia un impulso a voler crescere a ogni livello. Penso a nuovi stadi, a strutture moderne, a progetti importanti. Come il nostro».
POCHI GOL – «Ma davanti recuperiamo tanti palloni, molte seconde palle sono nostre, creiamo diverse occasioni da rete. A Bergamo, per esempio, ne abbiamo avuto due limpide. E con l’Empoli parecchie. Non va dentro anche per sfortuna. Ma so bene che un attacco viene giudicato per il gol che segna… Yeboah, per esempio, è uno che contribuisce tanto al gioco di squadra così come i suoi compagni di reparto. Ricordiamoci sempre che abbiamo tanti giocatori giovani, stranieri che devono ancora adattarsi al calcio italiano e che l’esperienza non si inventa, la si acquisisce con il tempo».
DESTRO – «Non c’è nessun problema con Destro, è un giocatore importante. Sotto la mia gestione le prime 5 gare le ha sempre giocate dall’inizio. Ricordiamoci che anche Cristiano Ronaldo a volte va in panchina. Può succedere che Destro non parta tra i titolari magari perché, a seconda dell’avversario, davanti abbiamo bisogno di un giocatore più veloce. Però nelle ultime due partite è sempre subentrato e contro l’Atalanta ha pure sfiorato il gol. Abbiamo bisogno anche di lui».