2013
Genoa, ancora Perin: «Portiere? Tutto nacque così…»
GENOA PERIN LATINA – Altri estratti dell’intervista rilasciata da Mattia Perin, portiere del Genoa, al settimanale ‘Sportweek’: «Chi mi ha messo in porta? I bambini del mio condomino a Latina, dove sono nato. Giocavo in cortile ed ero il più piccolo, avrò avuto 4-5 anni. Insomma, ogni volta che mi arrivava la palla, la fermavo con le mani e poi la calciavo. Mi hanno detto: tanto vale che stai in porta. E mi è piaciuto. Quando sono entrato nella scuola calcio del Latina ho chiarito subito che volevo fare il portiere. Risposero: accomodati, tanto quel ruolo non lo vuole nessuno».
GLI ERRORI – Perin prosegue: «Cosa faccio quando commetto un errore in partita? Quando sbaglio è logico che ci pensi su. Ma non ho bisogno di spalle su cui piangere. Sono andato via da casa, a Latina, che avevo 13 anni: ho imparato presto a sbrigarmela da solo, nel bene e nel male. Così, cerco di far verde che riesco a superare gli errori in fretta. Qui al Genoa, coi preparatori dei portieri rivedo in settimana gli errori commessi. Mai le cose buone, sempre e solo gli errori».
I CONSIGLI – Buffon gli ha consigliato di rimanere con questa ‘spensieratezza’: «Sì, è una qualità che mi riconosco, gioco a vent’anni nel Genoa, con la Nord alle spalle, una squadra e un allenatore che mi sostengono: perché non dovrei essere spensierato?».