2013

Generazione di fenomeni: è un Belgio strepitoso

Pubblicato

su

Verso Brasile 2014: il Belgio ha ritirato il pass ed è pronto a sorprendere tutti

MONDIALE BRASILE 2014 QUALIFICAZIONI BELGIO – Con un turno di anticipo è un Belgio strepitoso quello che, dopo due assenze dalla massima competizione internazionale, si aggiudica il pass per Brasile 2014. Generazione di fenomeni, verrebbe da dire: primo posto del gruppo A di qualificazione con otto vittorie in nove gare (ne manca una all’appello), 17 reti siglate e soltanto 3 subite. Un’armata.

DIFESA – Squadra completa in ogni dove: partiamo dal settore arretrato, dove a difendere la porta di Courtois – l’alternativa è Simon Mignolet del Liverpool, per intenderci – agiscono i vari Alderweireld, Kompany, Vertonghen e Lomaberts, tutti profili di calciatori di assoluto livello tra i 24 ed i 28 anni nella piena evoluzione della propria carriera. Squadra nel complesso molto giovane e dinamica – l’età media supera di poco i venticinque anni – ma che non disdegna, qualora servisse, l’esperienza di un interprete alla Van Buyten, pur sempre un difensore del Bayern Monaco che può fare da chioccia ad una squadra il cui unico punto interrogativo di fronte ai più grandi del mondo può essere soltanto quello dell’attitudine a giocare a determinati livelli.

CENTROCAMPO – Spaziale. E’ questo l’unico aggettivo per definire la completezza e l’esplosività della mediana belga: come già appurato per la difesa, i centrocampisti che andremo ad elencare militano da titolari indiscussi in club di elevatissimo calibro mondiale, ulteriore testimonianza di un gruppo pronto a stupire tutti nella prossima manifestazione calcistica sudamericana. Il fenomeno Witsel (Zenit St. Pietroburgo) ad organizzare la manovra, le caratteristiche totali di Moussa Dembelè (Tottenham), la qualità e i movimenti di Fellaini (Manchester United) e dell’emergente de Bruyne (Chelsea) nonché del prolifico Mertens (Napoli), l’immenso talento di Eden Hazard (Chelsea) ad elevare le ambizioni di una nazionale spettacolare. Nel settore chiave di ogni squadra ecco che il Belgio può presentare una scuderia impressionante per quantità e qualità: tra le primissime realtà a livello mondiale se a tutto ciò il Belgio sarà in grado di abbinare quel surplus di personalità richiesto nelle occasioni in cui non si può sbagliare nemmeno una partita.

ATTACCO – Il commissario tecnico Marc Wilmots non se la passa di certo peggio per quanto concerne il pacchetto prettamente offensivo: Belgio che al Mondiale dovrebbe schierarsi – in continuità con quanto mostrato nelle qualificazioni – con un 4-2-3-1 altamente dinamico il cui riferimento offensivo è almeno inizialmente il centravanti dell’Everton Romelu Lukaku. Classe 1993 e di proprietà del Chelsea, è proprio la sua doppietta rifilata alla Croazia ad aver definitivamente sancito la qualificazione a Brasile 2014. Alle sue spalle, ma è una concorrenza tutta da valutare in corso d’opera, scalpita Christian Benteke: l’attuale attaccante dell’Aston Villa (classe 1990) segna a raffica e con continuità mostruosa da quando milita tra i professionisti e rappresenta una garanzia assoluta in tal senso. La stagione in Premier League è cominciata come oramai gli compete: 5 partite e 4 reti, poi un infortunio all’inguine che gli è costato la mancata convocazione per l’ultima tornata di qualificazioni. Ci sarà in Brasile con un Belgio tutto da ammirare.

Exit mobile version