2015
GdS: Roma, adieu Garcia e Sabatini?
Frizioni con il d.s. e la società: senza Champions via
Dopo aver unito la Roma, Rudi Garcia è finito al centro di una disputa tra due tifosi, che si sono presi a pugni in Tribuna Tevere e sono stati fermati poi dalla Polizia. E’ tornato tutto in discussione nella Capitale, il secondo posto, la Champions League e la guida tecnica. Scontento per l’andamento della squadra, il patron James Pallotta ha fatto sapere alla squadra che i prossimi mesi saranno decisivi per tutti, allenatore compreso. Non sembrava in discussione la permanenza del tecnico francese per la prossima stagione, ma se la Roma dovesse uscire presto dall’Europa League e non qualificarsi per la prossima edizione della Champions League allora l’addio di Garcia sarebbe scontato, nonostante il contratto sia in scadenza nel 2018.
GLI SCENARI – E’ ancora tempo per riflettere su eventuali sostituti, ma, secondo La Gazzetta dello Sport, Sinisa Mihajlovic si sarebbe offerto e Eusebio Di Francesco potrebbe eventualmente prender quota. Garcia dal canto suo non avrebbe problemi a trovare una nuova sistemazione, magari in Francia o in Spagna. Del resto tra i nodi da sciogliere c’è il rapporto con sportivo Walter Sabatini, con il quale c’è distanza di vedute tanto che il direttore potrebbe dimettersi a fine stagione. Con la società, però, ci sono altre frizioni: dalla gestione dei giovani alla preparazione tecnica, dalla comunicazione alla scarsa presenza agli allenamenti, spesso diretti da Bompard e Fichaux, per finire alla poca tattica settimanale.
LA MATTINATA – «Non mollo ora, possiamo ancora tirarci fuori da questa situazione», ha dichiarato a Trigoria alla squadra prima dell’allenamento e prima di incontrare Sabatini e il direttore generale Mauro Baldissoni, con i quali ha pranzato e analizzato la sconfitta contro la Sampdoria.