2015

GdS: Parma, ipotesi fallimento pilotato

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FIGC e Lega “traghetteranno” il club ducale

Resta delicata e tesa la situazione a Parma, ma il Comune, la FIGC e la Lega stanno lavorando ad un piano per traghettarlo fino alla fine della stagione, così da evitare che sprofondi tra i dilettanti e che possa ripartire dalla Serie B. Il fallimento pilotato è l’ipotesi, dunque, allo studio con particolari inediti rispetto a quanto accaduto a Bari nella passata stagione: l’idea, riportata da La Gazzetta dello Sport, è di affidare il club ducale alla gestione collegiale di Federazione e Lega; quest’ultima poi dovrà farsi carico delle incombenze per concludere il campionato.

TEMPI STRETTI – Il sindaco Federico Pizzarotti ha scaricato il presidente Giampietro Manenti e lo sta mettendo alle strette per portare i libri in tribunale per accelerare i tempi. Il tribunale ha fissato l’udienza per il 19 marzo, ma potrebbe essere troppo tardi, perché non ci sono i soldi per pagare la luce, il gas, i trasporti, gli steward e quanto necessario per organizzare la trasferta di Genova. L’obiettivo è di scongiurare l’esclusione del Parma dal campionato, che scatterebbe automaticamente alla quarta rinuncia: sarebbe una mazzata terribile per la Serie A, a cui le pay tv poi potrebbero far causa.

IL PIANO – Intensi i contatti per anticipare l’udienza fallimentare, per la quale hanno fatto istanza anche tre giocatori: il piano di salvataggio può scattare solo dopo la dichiarazione di fallimento e la concessione dell’esercizio provvisorio, passi dopo i quali la FIGC e la Lega potranno proporsi come garanti della gestione ordinaria, che dovrebbe richiedere una spesa di circa 5 milioni di euro. I debiti, invece, verrebbero congelati, mentre le spettanze che matureranno dal primo giorno dell’esercizio provvisorio sarebbero saldate dalla Lega, che punta ad arrivare a pagare il 70-80% del dovuto. Contestualmente si cercherà un compratore: Pizzarotti ha già bussato alla porta di alcuni imprenditori locali.

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