2015

GdS: Parma, GdF nel caos e custodia cautelare in arrivo

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Bufera: indagati anche due finanzieri

Comincia a farsi incandescente la situazione a Parma, dove sono finiti sotto inchiesta i vertici della Guardia di Finanza: il comandate provinciale Danilo Petrucelli e il suo vice Luca Albanese per omissione d’atti d’ufficio, cioè per aver ritardato l’avvio dell’inchiesta sui conti disastrati del club ducale. Intanto il Comune annuncia azioni penali a carico dei vertici del Parma e il tribunale di Bologna, accogliendo il ricorso di Energy T.I. Group, ha nominato Mauro Morelli come curatore fallimentare. Gli inquirenti hanno evidenziato il pericolo di fuga e il rischio di inquinamento delle prove, quindi nelle prossime ore potrebbero esserci sviluppi clamorosi e richieste di custodia cautelare per gli amministratori del club.

LE CAUSE – Come evidenziato da La Gazzetta dello Sport, il dissesto secondo i magistrati è attribuibile all’eccessiva azione di compravendita dei giocatori: sono 140 quelli sotto contratto. Plusvalenze fittizie per regolarizzare il bilancio hanno provocato un incremento del monte-stipendi, sono stati elusi i parametri della Covisoc, che controlla il regolare pagamento degli stipendi, e ci sono stati “incentivi all’esodo”, un gioco finanziario per sottrarsi agli obblighi trimestrali della Federcalcio e, quindi, si ipotizza evasione fiscale e contributiva.

LA TRATTATIVA – Nel frattempo proseguono le trattative con i club di Serie A per permettere al Parma di concludere il campionato: le società sono pronte a versare 2 milioni di euro, decisamente meno rispetto alla somma necessaria, cioè di 8-9 milioni di euro.

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