2015

GdS: Olimpico ingolfato, nessun allarme

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Troppe gare all’Olimpico, ma non ci sono criticità

Sarà un marzo stressante per l’Olimpico di Roma, che deve convivere anche con gli impegni della Nazionale di rugby nel Sei Nazioni. L’anno scorso si arrabbiò Rudi Garcia per le possibili ripercussioni sul terreno di gioco, ma ad ingolfare la programmazione dello stadio capitolino è stata proprio la Roma con la qualificazione agli ottavi di Europa League. Il Coni, però, ha perfezionato le procedure per ottimizzare tempi e risorse. Tutto scorrerà liscio anche grazie alla collaborazione con la Lega, sempre disponibile e rispettosa delle esigenze del rugby.

ORGNIZZAZIONE AD HOC – Come evidenziato da La Gazzetta dello Sport, c’è una squadra composta da una quarantina di persone che è addetta al cambio dell’assetto del campo, ma le persone coinvolte arrivano a 70 per la manutenzione, pulizia e vigilanza. L’aspetto più importante riguarda il prato, ma è stata applicata una nuova tecnica per la rizollatura: non si srotola più la lunga striscia di campo per sostituirla, ma si provvede ad un mini “rattoppo” che garantisce migliori tempi e risultati. Le perplessità, dunque, sono figlie solo dei luoghi comuni.

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