Non un magnate ma un millantatore: troppi dubbi sull’offerta

Ieri è rimbalzata la voce di un’offerta da un miliardo per rilevare più del 50% delle azioni del Milan, offerta fatta dal thailandese Bae Taechaubol e resa nota dal Bangkok Post. Il Milan dal canto proprio ha smentito tramite il comunicato firmato Fininvest: i soggetti interessati al Milan esistono ma non esiste nessun tipo di accordo o di situazione più concreta rispetto alle voci. L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport si sofferma sul ruolo di Taechaubol: un un magnate in grado di sobbarcarsi l’impegno promesso bensì un millantatore, anche a causa dell’assenza di una banca d’affari dietro all’offerta.

REPUTAZIONE PESSIMA – Il quotidiano indica come dagli ambienti rossoneri filtri una profonda diffidenza dovuta anche alla reputazione pessima di Taechaubol nel mondo finanziario oltre che all’ammontare del patrimonio che non viene ritenuto all’altezza delle richieste milaniste. Le uniche speranze che qualcosa si possa concretizzare, in merito alla cessione di quote del club, sono connesse allo stadio ed alla possibilità che soggetti interessati a tale aspetto investano anche sul Milan tramite l’acquisto di azioni.