La storia tra Silvio Berlusconi e il club rossonero ai titoli di coda

Sta riservando diversi colpi di scena la “telenovela” relativa al futuro del Milan: nelle ultime ore, infatti, è stata registrata l’accelerazione di Bee Taechaubol, broker thailandese che vuole definire l’acquisizione del pacchetto di maggioranza entro fine mese, mentre la cordata cinese rappresentata da Richard Lee resta in corsa e nel frattempo prosegue la “due diligence” per analizzare i conti e bilanci rossoneri.

SPRINT – Al primo memorandum d’intesa firmato il 5 marzo ad Arcore è seguito un nuovo accordo preliminare tra Mr Bee e il presidente Silvio Berlusconi, che prevede la cessione di circa il 60% delle quote per un valore che si aggira sui 500 milioni di euro e la penale del 10% nel caso in cui il contratto non venisse perfezionato. Mr Bee rappresenta un fondo di finanzieri thailandesi e di Singapore, tra cui potrebbe esserci spazio anche per la Doyen Sports Investments, che stanno studiando una soluzione alla luce della regolamentazione FIFA.

ORGANIGRAMMA – Stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, Taechaubol non solo ha accelerato la trattativa, ma ha anche abbozzato l’organigramma: l’amministratore delegato sarà Pablo Victor Dana, finanziere italiano che vive e lavora a Dubai e che ha fatto da tramite con Berlusconi, conosciuto per vecchie consulenze Fininvest, mentre Adriano Galliani diventerebbe traghettatore tra la vecchia e nuova gestione e Barbara Berlusconi resterebbe ad occuparsi di marketing e del progetto stadio. Il nuovo direttore tecnico sarà, invece, Paolo Maldini.

I TEMPI – Atteso per metà aprile in Italia per dare un’altra spinta ai negoziati, il finanziere conta di chiudere quanto prima l’operazione, ma Silvio Berlusconi, che vuole rilanciare il suo partito politico, potrebbe annunciare la cessione del Milan dopo il 31 maggio, dopo cioè le elezioni amministrative. Intanto, mentre le trattative continuano serrate, il patron vola in Sardegna, la figlia è alle Maldive e la squadra resta sola…