2015
GdS: Menez e i mugugni dei compagni
Il francese è intoccabile, ma lo spogliatoio storce il naso
Il rendimento è così altalenante che i tifosi prima delle partite si interrogano sulle possibilità che giochi bene, ma non ci sono dubbi sulla sua presenza in campo: Jeremy Menez è uno dei punti fermi di Filippo Inzaghi, ma non sempre è un fattore positivo. Non lo è, ad esempio, per alcuni compagni, che, pur consapevoli dell’importanza dell’attaccante francese, non gradiscono la tolleranza mostratagli dall’allenatore del Milan anche quando le prestazioni sono al di sotto delle aspettative.
IL RETROSCENA – Alcuni compagni, come evidenziato da La Gazzetta dello Sport, si aspetterebbero il cambio ed, invece, Inzaghi continua ad affidarsi alle possibili invenzioni di Menez, che però non è né Lionel Messi né Cristiano Ronaldo e, quindi, non può decidere da solo le sorti del club rossonero in una partita. La garanzia al singolo a discapito della fiducia nella manovra corale: Menez si è guadagnato sul campo con 12 gol e 3 assist il trattamento di Inzaghi, ma in alcune circostanze avrebbe meritato la sostituzione ed il fatto che Inzaghi non lo abbia tirato fuori dal campo ad alcuni giocatori rossoneri non è proprio andato giù.