L’alternativa è la cessione totale, a cui sta lavorando Lazard

Al di là delle smentite, giovedì ad Arcore è andato in scena un incontro importante tra Silvio Berlusconi e Taechaubol, che si è fatto accompagnare da un esperto legale e da un finanziere internazionale per definire un accordo preliminare, un compromesso per impegnarsi ad acquistare il 30% delle quote del Milan. Se entro maggio l’accordo non verrà perfezionato, il patron del Milan pagherà una penale del 10% del valore dell’affare, che si aggira sui 250 milioni di euro. Inizialmente frenata da Barbara Berlusconi, la vicenda ha subìto un’accelerata negli ultimi tempi, arrivando alla firma del memorandum of understanding con la regia della banca d’affari Rothschild.

LA SITUAZIONE – Nell’incontro è stato Berlusconi a spingere per firmare e definire la cifra, facendo aiutare nel colloquio dalla figlia Barbara per l’inglese: ora, come riportato da La Gazzetta dello Sport, si passerà alla due diligence, cioè all’operazione incrociata per visionare e analizzare il valore delle imprese. Pare, però, che Berlusconi stia trattando su più tavoli e che questo preliminare gli consenta di fissare in 800 milioni di euro il valore del Milan, di cui si starebbe occupando anche la banca Lazard, che ha curato la trattativa tra Massimo Moratti e Erick Thohir per l’Inter e che sta invece lavorando alla cessione dell’intero pacchetto azionario rossonero. Barbara Berlusconi al momento è più aperta alla soluzione thailandese, che le permetterebbe di mantenere un ruolo manageriale e di continuare a seguire il progetto stadio, mentre l’uscita di scena è auspicata da Marina Berlusconi e dagli altri fratelli.

L’IDENTIKIT – Recentemente l’aspirante acquirente thailandese è stato definito un “furbetto del quartierino” e paragonato a Ricucci e Fiorani da Alberto Forchielli, imprenditore e presidente dell’Osservatorio Asia: «Ha fondato 15 società, di cui 10 già chiuse. È saltato agli onori della cronaca dei giornali thailandesi quando ha fatto l’offerta sul Milan, prima non lo conosceva nessuno». Taechaubol è un broker che cerca finanziamenti e acquista società con questi soldi per rivenderle ad un valore cresciuto. Il portafoglio personale non appare capiente: si parla di 1,2 miliardi di dollari. La fama poi non è delle più luminose: il primogenito di Saduwat Taechaubol è definito da alcuni colleghi imprenditori un personaggio finto ed ha problemi con la Sec, la Consob thailandese.