2015
GdS: Milan, 4 candidati per la rinascita
Si avvicina il momento della scelta per la panchina rossonera
Spera di restare alla guida del Milan anche per la prossima stagione, ma le possibilità di Filippo Inzaghi sono pochissime: servirebbe un miracolo sportivo per cambiare l’epilogo della sua storia, che appare ormai scritto. Non a caso la società rossonera si sta già guardando intorno per il futuro e per programmare la rivoluzione. Ci sono quattro candidati secondo La Gazzetta dello Sport: il sogno Antonio Conte, la tentazione Vincenzo Montella, la scommessa Maurizio Sarri e l’usato sicuro Luciano Spalletti. Ma nell’orbita rossonera circolano anche altri nomi, come Jurgen Klopp, Cesare Prandelli e Roberto Donadoni.
IL SOGNO – In cima alla lista dei desideri c’è Antonio Conte, per il quale un tentativo fu fatto nella scorsa primavera e che poi è finito sulla panchina della Nazionale. Il c.t. non ha intenzione di lasciare il suo incarico prima dell’Europeo, ma il doppio incarico, che pure il Milan prenderebbe in considerazione, è una pista impraticabile, a meno che qualcosa non si muova sotto traccia, visto che a Conte manca il lavoro quotidiano e sarebbe intrigato da un’avventura così clamorosa: fino all’Europeo c.t. dell’Italia e allenatore del Milan, dal 2016 solo rossonero.
LA TENTAZIONE – L’idea di affidare il Milan ad un tecnico giovane ma già esperto, che ha una mentalità offensiva e vuole arrivare ai risultati con il gioco, intriga Silvio Berlusconi, che non a caso sta pensando anche a Vincenzo Montella, il quale però appare molto coinvolto nel progetto della Fiorentina. La società viola dal canto suo lo liberebbe per 5 milioni di euro e non è un’eventualità da escludere, considerando che Montella piace per la capacità di adattare il modulo ai giocatori e d costruzione: sarebbe uno dei tecnici ideali per un progetto triennale.
LA SCOMMESSA – Non esalta i tifosi, che lo considerano una possibile scelta di ripiego, ma Maurizio Sarri è nella lista della società rossonera. E’ la soluzione più semplice, ma non per questo meno idonea: l’allenatore dell’Empoli è abituato a lavorare con ciò che gli vien messo a disposizione, quindi le sue richieste di mercato sarebbero più moderate, e punta sui giovani. I dubbi riguardano la capacità di calarsi in uno spogliatoio complicato come quello rossonero.
L’USATO SICURO – Accostato spesso alla panchina del Milan, Luciano Spalletti piace per la capacità di trasformare le squadre, ampliandone le potenzialità. Il grande dubbio è, però, legato al carattere, perché la dirigenza del Milan teme che la personalità forte come quella di Spalletti possa incontrare qualche resistenza nello spogliatoio, soprattutto se all’inizio le cose non dovessero funzionare, ma al Milan serve proprio un allenatore che prenda decisioni difficili e che gestisca il gruppo con meno morbidezza rispetto a quanto fatto da Inzaghi. L’ingaggio alto e l’epilogo poco glorioso con lo Zenit San Pietroburgo, però, non lo aiutano.