2015
GdS: Mantova, presidente sparito. Rischio crac
A metà mese serviranno 400 mila euro per stipendi e contributi
Vivere o sparire: in ballo c’è il destino del Mantova. Sono ore di ansia per il club lombardo, che rischia il crac. La classifica parla chiaro e offre molte speranze circa la conquista della salvezza, per la quale basterebbero pochi punti, ma la situazione societaria è alquanto complessa, perché il CdA è spaccato: il presidente Nicola Di Matteo, dimissionario da settimane, non ha avuto contatti negli ultimi giorni né con i soci di minoranza né con la squadra, pur conservando il 55% delle quote del club. L’offerta ufficiale della Sdl non rassicura, perché, come riportato da La Gazzetta dello Sport, gli imprenditori bresciani scenderebbero in campo solo a patto che i debiti pregressi vengano estinti dai soci mantovani e dall’ex patron Lodi, che detiene ancora il 15%.
L’ATTACCO – Intanto a metà mese serviranno 400 mila euro per stipendi e contributi, che Di Matteo ha già fatto sapere di non voler mettere. «Un comportamento irresponsabile», il commento del tecnico Ivan Juric, che confida «nella serietà del vicepresidente Bompieri». E quest’ultimo ha replicato: «Faremo il possibile per dare un futuro al club. Parliamo con Lodi, cercando di favorire l’ingresso della Sdl. Di Matteo dovrà cedere a zero euro».