2015
GdS: Lazio, assolti gli Irriducibili già condannati
Le due vicende, simili, hanno avuto esiti diversi
Gli Irriducibili, già condannati a gennaio, sono stati assolti a marzo dal Tribunale di Roma. I tifosi della Lazio sono finiti in Tribunale a causa di due vicende molto simili, ma non uguali, che hanno portato a due sentenze differenti. Fabrizio Toffolo, Fabrizio Piscitelli, Yuri Alviti, Paolo Arcivieri, Stefano Marinelli, Ermanno Pansa e Gaspare Carista: questi i nomi dei tifosi che sono stati assolti ieri dal Tribunale di Roma, con la sentenza di primo grado, arrivata quasi 15 anni dopo i fatti. La maggior parte delle accuse, scrive La Gazzetta dello Sport, è caduta in prescrizione, come diffamazione e minacce ai giornalisti, ma i reati di associazione a delinquere e tentata estorsione no, e così il tribunale si è potuto pronunciare.
L’ASSOLUZIONE E LA CONDANNA – Le indagini riguardanti gli Irriducibili hanno avuto inizio dopo la denuncia da parte di giornalisti e uomini delle forze dell’ordine, ma anche da parte di Cragnotti, allora presidente biancoceleste. Cragnotti ha denunciato atti di danneggiamento, ed ha sempre negato qualsiasi tentativo di estorsione per il controllo del merchandising del club. Il Tribunale ha assolto Toffolo, Piscitelli, Alviti, Arcivieri e Marinelli per i reati più gravi, mentre le accuse per Pansa e Carista sono cadute in prescrizione. Il 29 gennaio scorso, però, la sentenza del Tribunale è stata diversa. Questa volta è stato Lotito a denunciare la tentata estorsione, e così il Tribunale ha condannato Toffolo, Piscitelli, Alviti e Arcivieri: la sentenza ha previsto 3 anni e 6 mesi a Toffolo, 3 anni e 2 mesi a Piscitelli e Alviti, 2 anni e 2 mesi a Arcivieri. Due vicende simili, ma con esiti diversi.