2015
GdS: Inter, Moratti lavora al ritorno
L’ex patron ha un piano per soccorrere il club nerazzurro
Ad un anno e mezzo dall’addio Massimo Moratti sta pensando di tornare: l’ex patron dell’Inter ha, infatti, dato mandato ad uno studio legale di verificare la possibilità di riprendere in mano le redini della squadra nerazzurra anche con l’aiuto dei tifosi attraverso una forma di azionariato popolare. L’indiscrezione è stata lanciata da La Gazzetta dello Sport, secondo cui gli amici dell’imprenditore milanese lo starebbero pressando per spingerlo a tornare alla guida dell’Inter e le voci sarebbero arrivate già nello spogliatoio.
LA STRATEGIA – Si tratta di un’operazione non semplice, innanzitutto perché Moratti non investirà in prima persona: il petroliere potrebbe, infatti, coinvolgere Ernesto Pellegrini, da cui aveva comprato l’Inter nel 1995, Marco Tronchetti Provera, amico e sponsor con Pirelli. L’idea potrebbe, però, prendere davvero forma se arrivassero segnali dall’Inghilterra o dagli Stati Uniti, da dove potrebbero arrivare investitori e fondi. Se fino a qualche tempo fa era tentato dalla cessione delle quote rimastegli, ora Moratti è pronto a soccorrere l’Inter, rimasta sola nel suo momento più difficile. Serve un accordo con Erick Thohir, che potrebbe decidere di uscire indenne da un’avventura che si è rivelata più complicata del previsto. Non è da escludere un ritorno di Massimo Moratti ma all’interno della società del magnate indonesiano: quest’ultima ipotesi, però, appare poco percorribile per la necessità di dare al club una struttura snella ed efficace.
TELEFONO CALDO – La presenza costante di Javier Zanetti negli ultimi tempi alla Pinetina non è legata al nuovo piano di Massimo Moratti, che però potrebbe rappresentare un input per Roberto Mancini e la squadra. Di certo proseguono i contatti tra il vicepresidente nerazzurro e l’ex patron, il quale sente spesso anche l’allenatore. Un triangolo che potrebbe assumere contorni più concreti in futuro. Nel frattempo Zanetti sta colmando il vuoto lasciato da Gabriele Oriali, facendo da raccordo tra società e calciatori, quasi fosse un direttore tecnico. Nel momento di maggiore emergenza Zanetti è uscito allo scoperto e rinsaldato il rapporto con Mancini.