2014

GdS: Figc, verso l’addio agli arbitri di porta?

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La Federazione vira verso l’uso combinato con la tecnologia

L’Italia calcistica vira verso la tecnologia sui gol fantasma, detronizzando così l’utilizzo degli arbitri di porta. Una rivoluzione, quella dell’Uefa, di Platini e di Collina, che sta per essere spazzata via dalla nuova linea della Figc: una contro-rivoluzione, insomma, che porterà all’introduzione della goal line technology dalla prossima stagione. Ma, secondo quanto riportato quest’oggi nell’analisi effettuata dalla Gazzetta dello Sport, arbitri e tecnologia potrebbero convivere, in quella che sarebbe la scelta più diplomatica possibile per non incorrere in un muro contro muro con Platini e la Uefa. 

LA SITUAZIONE POLITICA –  L’indirizzo per la prossima stagione di A prevede la tecnologia “gol-non gol”, anche in virtù di motivazioni economiche, un risparmio dettato dalla necessità di ridurre i costi considerando anche i 25 milioni di euro in meno di contributi che il Coni verserà alla Federazione. Gli arbitri di porta valgono 1,2/1,3 milioni all’anno, un impianto tecnologico costa sui 200mila euro a stadio: in A serviranno circa 3,5 milioni all’anno per 16/17 stadi, un costo che tuttavia verrebbe praticamente pagato interamente da uno sponsor.  La commissione dovrà scegliere tra i due sistemi oggi in commercio: il Goacontrol-4D, usato dalla Fifa, e l’Occhio di falco, preferito in Premier e Bundesliga. 

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