2015

GdS: Doni inguaia Colantuono e Atalanta

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Dall’esonero al pm: il tecnico sarà sentito il 19

Non è certo un momento facile per Stefano Colantuono, che è fresco di esonero dall’Atalanta e deve fare i conti con l’inchiesta sul calcioscommesse condotta dalla Procura di Cremona. Il tecnico è, infatti, iscritto nel registro degli indagati per l’intercettazione di una chat del 21 aprile 2011, prima di Crotone-Atalanta terminata 2-2, tra il capitano Cristiano Doni e Nicola Santoni: «Allenatore e ds volevano fare X», è questa la frase che sta “inguaiando” Colantuono, che avrebbe dato l’assenso alla combine della partita.

LA CHAT – «Robi glielo ha detto e pure io ho fatto capire che sarebbe meglio vincere». E alla domanda di Santoni: «Ma lo sanno ora?», risponde: «Lo sa solo il mr. La gestisco io. L’unica cosa è che se non siamo avanti a 20 dalla fine dobbiamo andare a Parigi», che secondo la Procura vuol dire pareggio. Poi Santoni esprime le sue preoccupazioni: «Chi gioca dietro da voi? Bisogna dirglielo (riferito ai difensori Troest, Peluso, Bellini e Ferri elencati da Doni, ndr). Se chiedono poi Parigi finisce lì». Ma il capitano dell’Atalanta si riferisce poi al portiere del Crotone: «Tranquillo, ho fatto come prima di Modena. Dopo vado da Concetti e lo minaccio. Poi vado in Abruzzo con la Lamborghini e li inc…».

RISVOLTI – La conversazione, giudicata lampante dagli inquirenti, apre nuovi scenari: come evidenziato da La Gazzetta dello Sport, trattandosi di una partita nuova, sarebbe scontato il deferimento di Doni e quindi dell’Atalanta. Se Doni dovesse patteggiare il nuovo illecito, la squadra potrebbe subire un punto di penalizzazione in classifica, che potrebbe scontare anche in questo campionato, se il processo sportivo si svolgerà in estate. Intanto ieri l’avvocato di Colantuono, Marco De Luca, ha spiegato che le accuse della Procura sono «frutto evidentemente di un equivoco». L’ex tecnico dell’Atalanta ha chiesto e ottenuto di essere interrogato dal pm Roberto di martino giovedì 19 marzo.

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