2014

GdS – Berti e l’addio di Moratti: «Un danno per l’Inter»

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L’ex giocatore nerazzurro: «Avrei preferito non sapere»

BERTI INTER MORATTI SERIE A– «Ho saputo sì, e avrei preferito non sapere. Questa, per le vicende di questi giorni, mi sembra la conclusione più “stupida”, più inutile e anche più dannosa per l’Inter». Nicola Berti, ex giocatore dell‘Inter, accoglie con grande amarezza la notizia della rinuncia alla carica da presidente onorario da parte di Massimo Moratti. «Lo scriva pure: da interista sono incazzato» spiega ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’.

CONFUSIONE – Non è piaciuto, a Berti, il marasma di questi giorni: «Se non vogliamo parlare di brutta figura, diciamo che non ci si va così lontano. Dà l’idea di spaccatura, di una grande confusione: l’Inter è l’Inter, ha una sua immagine da difendere, e invece così si è capito che finora si è solo cercato di trasmettere un’immagine distorta. Questa fra Moratti e Thohir è stata un’unione molto più forzata di quanto hanno voluto far credere».

LA STOCCATA – La goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata nell’ultimo CdA, da parte di uno degli uomini di fiducia di Thohir: «E io sono certo che tutti potevano evitare di fare qualcosa, per evitare che si arrivasse a un pasticcio così. A cominciare da Bolingbroke. Che l’Inter fosse in una situazione economica non facile e che pagasse anche errori fatti negli ultimi anni, che fra l’altro lo stesso Moratti aveva riconosciuto, non c’era bisogno che arrivasse lui dall’Inghilterra per dircelo: lo sapevamo tutti. Ma un conto è che certe cose si sappiano e un altro è metterle in piazza con quella crudezza».

SENZA SENSO– E, da parte di Moratti, la stoccata a Mazzarri: «Ma perché? A qual pro? Mazzarri può piacere o non piacere, sicuramente finora non ha ottenuto i risultati che ci si aspettava, e non tutte le giustificazioni che ha portato reggono fino in fondo, ma a cosa serviva in questo momento delegittimarlo così? Già la maggior parte dei tifosi non lo ama, e non fa nulla per nasconderlo: così lo ha soltanto indebolito ulteriormente». 

E ADESSO?– Resta da capire, adesso, che futuro si prospetterà per i nerazzurri, visto che Moratti, almeno per i prossimi mesi, dovrebbe restare proprietario del 29.5% delle azioni dell’Inter: «Adesso ormai il bubbone è scoppiato e qualcosa dovrà cambiare per forza. Con le dimissioni di Moratti è diversa la forma, ma non la sostanza: è un’uscita dalla società ma senza uscire davvero, perché dubito che almeno per il momento cederà le sue quote. Diciamo che il suo è stato un voler forzare la situazione, ora resta da capire per arrivare davvero a cosa». 

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