2015
GdP: Parma, i curatori lavorano duro
Ancora possibile ripartire dalla B, risarcimento contro Ghirardi?
E’ domenica, ma si lavora comunque in casa Parma, dove i curatori fallimentari Angelo Aniedda e Alberto Guiotto, cercano di mettere insieme le tessere del mosaico ducale. Entro pochi giorni dovranno presentare nuovi documenti al tribunale fallimentare per fare in modo che i creditori poi, nelle prossime settimane, possano avanzare le proprie richieste. Come spiegato dallo stesso duo di curatori, la procedura che riguarda il Parma è anomala perchè fatta in sostanza sotto i riflettori dei media, ma non troppo diversa da quella di altre società fallite. Al Parma è stato concesso l’esercizio provvisorio di bilancio fino al 31 maggio per fare in modo che il patrimonio di giocatori e staff non venga disperso subito e ci siano possibilità (poche a dire il vero) di cedere subito il pacchetto e ripartire dalla serie cadetta.
AL LAVORO – Come riporta oggi la Gazzetta di Parma, dunque, si lavora alacremente: al fianco dei due curatori ci sarà uno staff di legali che potrebbe valutare l’eventualità di lasciare spazio e modo ai creditori e non solo di chiedere un risarcimento civile all’ex patron Tommaso Ghirardi. In particolar modo non torna ancora la reale motivazione per cui il marchio del Parma sia stato ceduto negli anni passati alla controllante Eventi Sportivi (con sede a Brescia). Si valuta tutto: la prima asta è fissata per metà maggio.