2015

GdP: Parma, Albertini è il terzo curatore fallimentare

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L’ex Milan avrà il compito di ridurre il debito, trattando con i giocatori

Una situazione sempre più intricata. Il Parma cerca di evitare il fallimento, sotto la guida dei due curatori fallimentari, Anedda e Guiotto. Che, nella giornata di ieri, hanno fatto il punto sulla situazione in casa gialloblu: nelle prossime settimane, il club proverà a risolvere unilatermente diversi contratti con i calciatori, in modo da ridurre drasticamente il numero degli atleti sotto contratto e, di conseguenza, il debito. Come rivelato da ‘La Gazzetta di Parma’, la rescissione di coloro che ha avanzato la richiesta di messa in mora potrebbe aver solo risvolti negativi, perché la società, perdendo i giocatori a parametro zero, vedrebbe il proprio patrimonio depauperato.

IL CURATORE – A tal proposito, Anedda e Guiotto hanno deciso di sfruttare l’esperienza di Demetrio Albertini, già alle prese, in passato, con diversi ruoli dirigenziali. Il compito dell’ex Milan è molto semplice, sulla carta: trattare con i giocatori, spingendoli ad evitare la richiesta di messa in mora, e abbattere il debito. Un’operazione che, secondo Tavecchio, potrebbe portare all’abbattimento di 2/3 del debito e agevolerebbe l’acquisto da parte del fondo americano.

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