Editoriale
Gattuso l’incompreso: simpatico a tutti, sottovalutato da molti
Il Napoli naviga veloce verso la qualificazione alla Champions League, eppure Gattuso continua a rimanere nel limbo di chi piace ma non convince del tutto
Se c’è un allenatore che meriterebbe maggiore considerazione di quella che gli viene universalmente riconosciuta è senza ombra di dubbio Gennaro Gattuso. Il suo Napoli avanza a suon di goleade e si avvicina giornata dopo giornata all’obiettivo Champions League.
E l’impresa, perché di questo si tratta, non era assolutamente scontata a inizio stagione, men che meno pochi mesi fa quando i partenopei navigavano a distanza di sicurezza dalle prime quattro posizioni in Serie A.
Colpa soprattutto di infortuni a ripetizione che lungamente hanno privato il tecnico calabrese delle sue stelle, Mertens e Osimhen in primis. E la crescita esponenziale del nigeriano nelle ultime settimane deve far intendere quanto avrebbe potuto esaltare la stagione degli azzurri.
Ma anche responsabilità di chi, nel frattempo, continuava a minare il percorso di Rino. Riferimento puramente voluto ad Aurelio De Laurentiis che nel momento più delicato, secondo i ben informati, avrebbe contattato allenatori qua e là e contribuito allo scollamento con il suo allenatore, sentitosi illogicamente destabilizzato.
Perché Gattuso è uomo d’onore e di sani valori, ha proseguito dritto per la sua strada senza sollevare polemiche, compattando ancor di più un gruppo che lo adora. E adesso ne sta raccogliendo i frutti, con una rimonta che potrebbe restituirgli ciò che solamente un pizzico di sfortuna gli negò alla guida del Milan.
Quel suo amato Milan che lo mise alla porta malgrado un campionato ben oltre le qualità della rosa rossonera, che arrivò a un misero punticino dall’agognata Champions League. Il destino beffardo che sembra rincorrere l’ex allenatore anche di Pisa, OFI Creta, Palermo e Sion. Come una bella donna che stuzzica, affascina ma che, chissà perché, non convince mai appieno.
Rino, l’uomo, è amato e apprezzato da tutti per schiettezza, semplicità e sincerità, ben oltre i campanilismi di quartiere. Ma Gattuso, l’allenatore, cos’altro dovrà fare per guadagnarsi il giusto riconoscimento?