2018

Milan-Torino, Gattuso: «Firmerei per arrivare dietro l’Inter, il nostro obiettivo è la Champions»

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L’allenatore del Milan, Gennaro Gattuso, ha parlato in conferenza stampa del match di domani sera contro il Torino

Il tecnico del Milan, Gennaro Gattuso, alla vigilia della sfida contro il Torino in programma domani sera a San Siro, ha parlato in conferenza stampa ai vari giornalisti presenti. Ecco quanto ha dichiarato: «Ci terrei a ricordare Gigi Radice, una grande persona, un grande uomo di sport, condoglianze alla sua famiglia. E’ una perdita grandissima per il nostro mondo, abbiamo perso un grande uomo. Volevo ricordarlo così. Il Torino? E’ una squadra ben messa in campo, difficile da affrontare. Non è un caso che in trasferta non abbiano mai perso quest’anno, per noi sarà molto impegnativa. Higuain e Cutrone insieme? Facciamo di tutto per farli giocare insieme. Non è un problema di quanti uomini abbiamo in avanti, ma il problema è avere equilibrio e sapere come muoverci, la chiave è questa. Higuain non segna da un mese, c’è stata la sosta e ha avuto due giornate di squalifica. Il Pipita non sarà mai un problema per noi, lui deve concentrarsi a fare grandi prestazioni e non avere la fissazione del gol».

«Noi a meno uno dall’Inter? Sembra che sia passato più di un anno, e se oggi i miglioramenti si vedono è perché lavoriamo tanto e non lasciamo nulla al caso. Abbiamo voglia ci crescere e senso di appartenenza, questo è il segreto di questa società. La voglia di essere qui. Voglio vedere questo veleno, senza lasciare nulla al caso, ma lavorare con serietà. Nell’arco di un anno poche volte ho visto gente svogliata. L’Inter è una squadra forte, per noi deve essere uno stimolo stare attaccati a loro. Da parte mia non c’è l’obiettivo di arrivare prima dell’Inter. Dobbiamo puntare alla Champions. Metto la firma grande come questo tavolo ad arrivare quarti e l’Inter terza».

«Montella? Nulla da dire, lui la pensa in questo modo. Gli auguro di trovare un lavoro al più presto, gli auguro il meglio. Paquetà? Arriverà domani sarà qui qualche giorno, viene a vedere la città e fare dei test. Poi ne parleremo quando sarà un giocatore ufficiale del Milan. Ibrahimovic? Non mi risulta nulla. Ci sono Leo, Maldini e Gazidis, fate la domanda loro. Devo pensare a Borini che ha un fastidio alla caviglia e come far giocare gli attaccanti. Calhanoglu? Può fare molto di più. Se le sue prestazioni non sono state brillanti è anche colpa mia, perché lo abbiamo messo in campo quando non stava bene fisicamente. Bakayoko? è un giocatore può sempre migliorare. La cosa che mi sta piacendo di più è il fatto che ha imparato a stare in campo tatticamente. E’ cresciuto rapidamente su questo e non me l’aspettavo. Poi è forte e ha forza fisica, tecnicamente non è male. Il riscatto di Bakayoko? Non faccio il contabile. Faccio l’allenatore e la società sa quali sono i giocatori che mi piacciono, devono essere funzionali. Per riscattarlo ci vogliono soldi importanti, poi a livello economico non è un mio problema. Sanno loro cosa possono spendere e cosa possono fare». 

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