2018

Gattuso ammette: «Bonucci ha espresso un desiderio, spero possa restare. Mirabelli? C’è rammarico»

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Il Milan è arrivato negli Usa per l’ICC. Rino Gattuso, tecnico rossonero, ha parlato in conferenza stampa tra campo e mercato

Conferenza stampa americana per Rino Gattuso. L’allenatore del Milan ha parlato per presentare l’International Champions Cup che vedrà il club rossonero tra le protagoniste. Inevitabile però parlare di mercato: «Bisogna essere onesti e dire le cose come stanno. Io e Leo abbiamo avuto un confronto ma io non sono il club e deve parlare anche con i dirigenti. Fino a quando farà parte del mio spogliatoio, voglio vedere il Bonucci che ho visto in questi ultimi 12 giorni: un Bonucci professionista, è il primo a tirare il gruppo e si sta comportando da grande capitano. La decisione finale poi spetterà al club e al giocatore. Io spero possa rimanere. Un allenatore deve fare di tutto per convincere il giocatore a cambiare idea, facendogli valutare pro e contro. Se il giocatore ha espresso un desiderio in maniera chiara, bisogna affrontare l’argomento».

Prosegue Gattuso: «La società sa cosa manca per rinforzare la squadra. Bisogna prendere giocatori che siano in grado di migliorare la qualità della squadra. La società farà le sue scelte, economicamente è molto forte. L’importante è che arrivino giocatori funzionali al progetto, poi questo può decadere a volte su un giocatore di 24-25 anni piuttosto che su uno di 30-31 anni perché parliamo di una proprietà diversa dalle altre e se deve fare un investimento importante preferisce prendere uno più giovane. Mirabelli? Vorrei tante cose nella vita, ma ci sono cose che non si possono ottenere. Se sono al Milan è soprattutto per merito suo e per merito di Fassone. C’è grande rammarico, c’è grande amarezza però bisogna guardare avanti». Poi sul lavoro svolto fino a questo momento: «Abbiamo messo una base importante in questi 12 giorni. Ora affronteremo le partite e cercheremo di toccare velocità più alte. Obiettivi? Ho parlato con Leonardo ma non con la proprietà. Se poi ci sarà qualche cambiamento e qualche linea nuova da portare avanti, si porterà per il bene del Milan. Bisogna però sedersi attorno a un tavolo e guardasi negli occhi».

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