Gennaro Gattuso si trascina da tempo l’etichetta di allenatore difensivista: i numeri dipingono un’altra realtà

Pensi a Rino Gattuso e credi che l’allenatore del Milan debba essere per forza un difensivista. Lo dice la sua storia di calciatore e perché no, anche il suo primo approccio da mister, che non è stato di certo spumeggiante. Tutti dietro la linea della palla: pensare prima a difendere e poi se capita, se c’è spazio per un contropiede, va bene anche spingersi in avanti.

Una semplificazione però, come si è visto soprattutto nelle ultime uscite del suo Milan. La partita contro la Sampdoria è l’esempio perfetto del Gattuso-pensiero: ordine, aggressività, attenzione, ma anche fluidità, cambi di gioco, coraggio. E se siete scettici per natura fidatevi almeno delle statistiche, quelle che nel 2018 mettono il Milan al terzo posto in Europa – considerando i 5 maggiori campionati – per media di tiri in porta a partita (18). Meglio del Milan soltanto Real Madrid e Tottenham. Beh, Rino: ci si può accontentare…