2017

Gattuso in conferenza: «Calhanoglu? Può fare tutto. Verona stadio maledetto per noi»

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Le parole di Gennaro Gattuso alla vigilia di Hellas Verona-Milan, match valido per la diciassettesima giornata di Serie A Tim 2017/2018

Gennaro Gattuso, tecnico del Milan, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match con l’Hellas Verona. Queste le sue parole: «Sono trascorsi 10 anni dalla vittoria del mondiale per club? C’è tanto orgoglio, bisognerebbe vedere tutti i campioni che hanno vestito questa maglia. Basta entrare a Milanello per trasmettere la mentalità. Dobbiamo mettere in condizione i nuovi e fare bene. Match con il Verona? Hanno uno stadio che spinge molto, la storia del Milan dice che si tratta di un campo maledetto. Sarà una gara diversa da quella di mercoledì, sarà molto complicata. Calhanoglu? Non ho visto molti giocatori calciare come Hakan. Ci può dare tanto a livello balistico, ma fisicamente deve crescere. Sa anche lui che devo migliorare. Il nostro momento? Sono contento, i ragazzi ce la mettono tutta. Tutti stanno dando una grande mano, siamo una squadra e ne sono contento. Le ultime gare? Andiamo a guarda lo scatto di Cutrone al 90′, i due recuperi di Suso. Abbiamo bisogno di queste cose, non basta il livello tecnico. La difesa a 4? Ho scelto di passare a questo modulo dopo il Rijeka. Ho parlato con lo staff ed ho visto le gare precedenti. Non mi piaceva come scivolavamo. Non ne ho parlato con la squadra, dopo l’allenamento del giorno seguente ne ho parlato con 4 o 5». 

Il tecnico rossonero continua: «A me piace avere un rapporto sincero con i miei calciatori. C’è bisogno di rispetto e lo vedo quando la gente ci mette tanta passione. Quando uno fa di tutto per recuperare da un infortuno, quando un compagno aiuta un altro compagno. Per me è questo lo spogliatoio. Sono stato un giocatore e si dicono tante stronzate, con loro mi comporto con onestà e allo stesso modo la pretendo. Poi devo fare delle scelte, non amo dare spiegazioni per non prendere in giro. Non ci sono figli e figliasti, ma di certo si può sbagliare, fa parte del lavoro. Come mi sento ad essere allenatore del Milan? La parte più bella per me è l’allenamento. E’ come se dessero caramelle ad un bambino. La fatica invece è quando bisogna preparare la partita, perché ci sono tecnici migliore di me che te la incartano. Poi un’altra fatica è fare tutte le televisioni e la conferenza stampa dopo la gara. L’extra campo invece no, perché ho un club che mi sostiene. Cutrone? Vediamo se ci sarà, può giocare dall’inizio o a partita in corso. Calhanoglu? Grazie alla sua tecnica, può fare di tutto, ma deve essere in condizione. Può giocare da mezzala o da terzo di attacco. Rodriguez? Mi piace come sta giocando. Kessie? Fa tanti scatti, presto tornerà lucido anche sottoporta».

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