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Gasperini: «Vittoria grazie alla panchina. Atalanta da Scudetto? Posso dirvi che…»

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Le parole in conferenza stampa di Gasperini dopo la vittoria della sua Atalanta contro il Monza tra le mura amiche

Ecco le parole in conferenza stampa di Gian Piero Gasperini dopo la vittoria dell’Atalanta contro il Monza.

SULLA PARTITA «Non so se il goal era da annullare no non lo so, ma comunque il Monza è stata una squadra difficile da affrontare: non tanto per le occasioni subite quanto invece per quello che hanno dimostrato in campo. Abbiamo sofferto molto la condizione di qualche giocatore, e la panchina è stata determinante. Arbitro? Se viene a mancare il contatto non può essere definito calcio. Chi arriva prima sul pallone non commette fallo: oggi si prendono cartellini per qualsiasi cosa, diventa un altro sport».

SCUDETTO «Ognuno si prende la responsabilità di quello che dice. Per noi è una semplice partita di campionato. L’undicesima di campionato dove il Napoli ha 6 punti di vantaggio e sta facendo qualcosa di straordinario. Siamo ricchi d’impegni tra loro, Stoccarda e Udinese. Io faccio fatica a dire se è da Scudetto. Ad oggi l’Atalanta non è da scudetto».

PANCHINA – «Oggi la panchina è stata determinante: da Samardzic a Zappacosta fino a Zaniolo. Nicolò ha fatto oggi una partita buona: stasera la rosa si è nettamente allargata. Piano piano si stanno rendendo determinati giocatori: se questi giocatori mi danno certi segnali allora avrò sempre qualche freccia in più considerando anche i vari recuperi. Domani rientra Brescianini. L’anno scorso abbiamo fatto una serie di partita tra campionato e coppa e c’è stata una grande reazione».

PALLONE D’ORO E OBIETTIVI – «Il Red Carpet non l’avevo mai fatto prima, ma è stato emozionante. Io mi auguro che le partite che verranno diventeranno emozionanti ed importanti: giocando così tanto si rischiano soltanto infortuni. Abbiamo un gruppo che ha un rendimento costante, e il nostro obiettivo è quello di dare continuità».

CAMPIONATO – «Il campionato è un contesto molto difficile. Ci saranno partite più dure e complicate, ma storicamente il campionato italiano rimane sempre più difficile».

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